A Padova l’area della stazione diventa zona rossa
Il provvedimento firmato dal prefetto riguarda la zona fra le vie d’Avanzo a nord, Trieste a sud, Gozzi e Goldoni (passando per via Tommaseo) a est, Codalunga fino al cavalcavia Borgomagno a ovest. Avrà durata di sessanta giorni
Alla fine la “zona rossa” è arrivata anche a Padova. Si tratta di un’area delimitata della città dove sarà vietato lo stazionare di persone che in precedenza sono state oggetto di controllo da parte delle forze dell’ordine per gravi reati contro la persona, il patrimonio e per reati di spaccio di droga che assumano comportamenti aggressivi, minacciosi o molesti.
Questo con l’obiettivo di rendere la zona più sicura e soprattutto fruibile per i cittadini. Nel caso infatti in cui queste persone dovessero essere trovate nell’area in questione, le forze dell’ordine potranno procedere al loro allontanamento.
La decisione in Prefettura
L’istituzione della “zona rossa” (la formula non è nel documento) è stata stabilita ieri mattina dal prefetto Giuseppe Forlenza durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Presenti il questore Marco Odorisio, il comandante dei carabinieri Michele Cucuglielli, il comandante della guardia di finanza Alberto Franceschin, il comandante della polizia locale Lorenzo Fontolan, il sindaco Sergio Giordani e l’assessore alla Sicurezza Diego Bonavina.
All’ordine del giorno la direttiva del ministro dell’Interno dello scorso 17 dicembre sulle iniziative per la sicurezza urbana, nella quale si prevede la possibilità di individuare le “zone rosse”.
L’obiettivo: rafforzare le misure di prevenzione in alcuni luoghi del contesto urbano. In particolare luoghi caratterizzati da un alto afflusso di persone e da fenomeni di microcriminalità. Forlenza ha individuato l’area della città interessate.
L’area coinvolta
La zona individuata e che sarà soggetta quindi a specifici controlli è quella della Stazione ferroviaria, compresa fra le vie Avanzo a nord, Trieste a sud, Gozzi e Goldoni (passando per via Tommaseo) a est, viale Codalunga fino al cavalcavia Borgomagno a ovest.
Si tratta non solo di luoghi che saranno interessati dai servizi interforze ad “Alto impatto”, ma anche di un’area già individuata dal sindaco nel regolamento di polizia urbana quale zona nella quale è irrogabile il daspo urbano.
L’ordinanza del prefetto che prevede la “zona rossa” avrà durata di 60 giorni a partire da ieri. I risultati conseguiti saranno quindi oggetto di una successiva analisi che avrà lo scopo appunto di valutare l’efficacia del provvedimento e i suoi effetti nelle diverse aree interessate.
Il prefetto e il sindaco
«Lo scopo del provvedimento è innalzare il livello di sicurezza e garantire la piena fruibilità di stazione e aree limitrofe», ha spiegato Forlenza. «L’ordinanza intende ottimizzare i già efficaci dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio con la finalità di incidere ulteriormente nelle aree che hanno evidenziato alcune criticità, anche nell’ottica di dare risposte alla richiesta di sicurezza della cittadinanza».
«Non si tratta di sviluppare né azioni emergenziali, che non avrebbero ragione di esistere, né tantomeno inutili allarmismi, ma l’attivazione di uno strumento che ne ottimizza altri di già esistenti per un periodo di tempo che ci consenta di capirne l’efficacia», ha detto Giordani che nelle scorse aveva manifestato, insieme all’assessore alla Sicurezza Diego Bonavina, estrema freddezza nei confronti dell’ipotesi di zone rosse.
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