Padova. Stretta camerini e test trucchi: la svolta nei grandi magazzini

PADOVA. Dopo due mesi di snervante attesa, lunedì riapriranno anche le grandi catene. Alzerannno le serrande, Ikea( 350 dipendenti), Coin, Ovs, Zara, H&M, Mango, Benetton Store, Boggi, Doppel Ganger, Tommy Hilfiger, Dan John, Geox, Dutti, Tezzenis. Foot Locker, invece, in piazza Garibaldi, riaprirà mercoledì mattina. Pronti anche i negozi monomarca delle griffe: Hermes, Duca d’Aosta, Piquadro, La Perla, Louis Vuitton.
I preparativi
Ieri mattina tantissime commesse e magazzinieri erano già al lavoro per allestire le nuove vetrine e per preparare i nuovi percorsi interni per garantire i distanziamenti tra clienti. Coin ha comunicato in anticipo tutte le novità che, fra tre giorni, dalle 10.30 alle 18.30, i clienti troveranno nel grande magazzino di via Altinate. Saranno riaperti tutti i reparti dei settori casa, uomo e donna e non più solo la profumeria al piano terra, come avviene dal 5 maggio. Separati i flussi e accesso e uscita sotto il controllo costante di un addetto. All’interno di Coin sarà possibile ospitare, al massimo, 130 persone in contemporanea. Non sono permesse prove di campioni make up e creme per maggiore tutela, mentre l’accesso al camerino per la prova dei capi è possibile su richiesta e con il supporto del personale. I capi provati nei camerini e non acquistati, con il supporto del personale, saranno risanificati e, solo dopo, saranno riappesi nei rispettivi scaffali. I clienti dovranno seguire uno specifico percorso, segnalato con cartelli e indicazioni sul pavimento. Il protocollo sanitario è stato inviato anche alle parti sociali.
Presidi e precauzioni
Nuove regole anche negli Ovs: tutti i 12 negozi (4 in città e 8 in provincia) sono già operativi con, a oggi, accesso consentito al momento solo ai reparti bambino e profumeria. Sia i dipendenti che i clienti dovranno indossare mascherina e guanti. I primi li cambieranno due volte al giorno. Per i primi giorni i camerini resteranno chiusi. Plexiglass alle casse. I capi resi saranno trattenuti tre giorni con sanificazione a vapore a 100 gradi e solo dopo rimessi in negozio. Massimo tre persone ogni 40 mq2 e distanza minima di 1,80 metri. A proposito dei protocolli sanitari quasi tutti i negozi del settore hanno inviato ai sindacati di categoria la fotocopia delle misure di sicurezza. «Sono provvedimenti fondamentali per garantire la salute sia dei lavoratori che quella dei clienti» sottolinea Fabio Paternicò, della Uiltucs.
Le proteste
Sono tantissimi, poi, i negozianti, in genere del centro, che, da un lato sono soddisfatti per la riapertura di lunedì dopo il lungo stop, ma dall’altro si lamentano dei gravi ritardi causati dalle scelte del governo. «I negozi di abbigliamento potevano benissimo essere riaperti già due settimane fa» dicono Antonio Fiore e Bernardetta Pulici, commesso e direttrice di Doppelgänger, davanti Porta Altinate. «Non sarà facile recuperare le entrate perdute. Per attirare vecchi e nuovi clienti abbiamo ribassato, ulteriormente, i prezzi». —
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