Venduta partita di tende difettose per la Protezione civile: il Comune di Padova fa causa all’azienda

Acquistate da Palazzo Moroni per la Protezione civile durante il periodo Covid. Danno da 15 mila euro. L’amministrazione ha deciso di agire legalmente dopo che sono andati a vuoto i tentativi di conciliazione

Claudio Malfitano
Tende difettose per la Protezione civile, il Comune di Padova denuncia l'azienda
Tende difettose per la Protezione civile, il Comune di Padova denuncia l'azienda

Ha fornito una partita di tende difettose alla Protezione civile in piena emergenza Covid. Per questo ora l’amministrazione fa causa a una ditta padovana, che aveva ottenuto dal Comune l’assegnazione della fornitura.

Nonostante i vari tentativi di conciliazione, dunque, la vicenda finirà davanti al giudice del tribunale di Padova su input proprio dell’Avvocatura civica di Palazzo Moroni.

Un’azione necessaria per ottenere la sostituzione delle tende o più probabilmente il risarcimento del danno, che un consulente tecnico ha quantificato in poco più di 15 mila euro.

LA VICENDA DURANTE IL COVID

Tutta la vicenda assume una luce diversa per il fatto che è avvenuta tra il dicembre 2020 e l’estate del 2021, in pieno periodo pandemico. Quando cioè la Protezione civile era in prima linea per assistere i cittadini e il personale medico che era in prima linea dell’emergenza.

Le tende della Protezione civile, in quel periodo, erano state montate davanti agli ospedali proprio con la funzione di ore-filtraggio, per impedire il più possibile al coronavirus di entrare nelle corsie delle strutture sanitarie.

Ecco dunque che al gruppo volontari di Padova servivano diverse decine di tende e il Comune si rivolge a un’azienda padovana che può garantire la fornitura. Firmato il contratto dopo poco meno di sei mesi arriva il primo intoppo: l’azienda avvisa che le tende prescelte non sono più in produzione e propone la sostituzione con un altro modello.

LE TENDE DIFETTOSE

Una volta arrivate le nuove tende da campo i volontari si mettono presto all’opera, ma in poco tempo salta all’occhio che le strutture non sono adatte per l’accampamento.

«Le tende presentano difformità e vizi tali da renderle inidonee all’uso cui sono destinate», segnala il settore comunale che contesta l’errata fornitura all’azienda che però risponde che è tutto a posto, con le osservazione della società produttrice.

Arriviamo così al marzo 2022 e il Comune avvia un primo procedimento provando ad arrivare a una conciliazione.

Non c’è però nessun accordo e il consulente tecnico d’ufficio, nominato dal tribunale, conferma la presenza di vizi che «ne diminuiscono il valore», quantificando il danno per il Comune in 15.250 euro.

NESSUNA NEGOZIAZIONE

Anche l’ultimo tentativo di negoziazione assistita è andato a vuoto, all’amministrazione non è rimasto altro che «agire giudizialmente» contro l’azienda fornitrice. Nei prossimi mesi dunque toccherà al tribunale decidere chi ha ragione. Di certo è una vicenda che ha creato problemi proprio quando la Protezione civile ha dato il massimo per assistere i cittadini.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova