Tentato omicidio a Padova, vertice urgente in prefettura: «Potenzieremo i controlli»

Forlenza ha convocato forze dell’ordine e amministratori pubblici. Ostellari: «Situazione esplosiva». Le minoranze consiliari pronte a scendere in piazza

Luca Preziusi, Edoardo Fioretto
Agenti di polizia durante i rilievi sul luogo del tentato omicidio
Agenti di polizia durante i rilievi sul luogo del tentato omicidio

Poche ore dopo la vicenda di via Nancy, dove un agente ha dovuto ricorrere alla pistola di ordinanza per immobilizzare un cittadino nigeriano, il prefetto Giuseppe Forlenza ha indetto una riunione d’urgenza con i vertici delle forze dell’ordine.

L’obiettivo «è stato quello di mettere al centro l’episodio che si è verificato all’alba per un punto di situazione», ha spiegato Forlenza.

Alla riunione hanno preso parte, oltre al sindaco Sergio Giordani, anche i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, rispettivamente i colonnelli Michele Cucuglielli e Alberto Franceschin, oltre al questore Marco Odorisio.

«Abbiamo confermato il dispositivo tutorio che è già in atto, e che ha dimostrato tutta la sua efficienza», sottolinea il prefetto.

E aggiunge: «Il sistema di controllo ha funzionato, impedendo il degenerare di una situazione di pericolo per l’incolumità pubblica. L’intervento ha anche evitato che un evento imprevedibile, provocato da un isolato soggetto, potesse coinvolgere terze persone».

E ha annunciato maggiori controlli «per le imminenti feste natalizie». Sulla vicenda padovana hanno commentato le diverse parti politiche locali e nazionali e hanno preso posizione i sindacati di polizia per chiedere maggiori tutele.

Il sottosegretario

L’episodio della notte scorsa ha scosso nuovamente il mondo della politica. L’uomo armato di ascia e i poliziotti feriti hanno cambiato in pochi minuti le agende di ieri dei governativi. Il sottosegretario alla Giustizia, il padovano Andrea Ostellari, ha espresso solidarietà agli agenti contestando l’amministrazione Giordani. «La situazione di Padova è esplosiva. E non è un caso che il prefetto abbia convocato con urgenza un vertice sulla sicurezza. Mi auguro che qualche esponente della sinistra, dal caldo del suo salotto, non osi sostenere che gli agenti hanno sbagliato ad aprire il fuoco. Il Ddl sicurezza contiene norme utili a tutelare le nostre comunità e pure le forze dell’ordine nell’ambito di operazioni come quella della scorsa notte. Grazie al Governo nella nostra città hanno preso servizio 43 nuovi poliziotti proprio in queste ore. Sindaco e giunta smettano di negare i problemi e facciano di più per difendere i cittadini».

La manifestazione

I consiglieri comunali Lega e Fratelli d’Italia promettono di scendere in piazza. Non insieme però, visto che da Roma gli ordini rimangono quelli di marcare le distanze.

«Credo che subito dopo Natale ci mobiliteremo per contestare un’amministrazione così sorda» assicura la capogruppo, Eleonora Mosco, «Abbiamo già raccolto centinaia di firme sul tema sicurezza, ma è arrivata l’ora di andare in strada».

«Siamo assolutamente pronti per manifestare il nostro sdegno al fianco dei padovani. Organizzeremo presto una protesta per far sentire la nostra voce», garantisce la consigliera di Fratelli d’Italia, Elena Cappellini.

Duro anche l’altro sottosegretario padovano, che della città del Santo è stato sindaco, Massimo Bitonci: «I dati sulla qualità della vita posizionano Padova al 57 esimo posto per giustizia e sicurezza e al 105esimo per reati legati agli stupefacenti. Il buonismo che pervade Padova, coltivato dall’amministrazione comunale, dà ora i suoi frutti negativi per i padovani».

Le reazioni politiche

Parole di condanna dalla consigliera regionale forzista Elena Venturini: «Scarsa sicurezza che denunciamo da tempo, la situazione va riconosciuta e non sottostimata.

Elisabetta Gardini: «Va affrontato il problema dell’immigrazione irregolare». Il senatore Antonio De Poli: «Ringrazio chi ha segnalato l’accaduto alle autorità competenti».

Sulla vicenda interviene il presidente della Regione, Luca Zaia: «I cittadini hanno diritto alla sicurezza e uno dei primi passi per garantirla è il rispetto dell’autorità e del lavoro di chi chiamato a tutelarla».

I sindacati di polizia

Sul caso numerosi gli interventi dei sindacati di polizia.

«Ogni giorno può significare morte per chi fa sicurezza e per i cittadini che difendiamo. È ora di ammetterlo e deve essere il primo pensiero. Vogliamo fatti non parole» le parole di Valter Mazzetti, segretario generale Fsp della Polizia di Stato.

Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp: «Questo episodio non è un caso isolato: è la quotidianità per chi indossa la divisa. I poliziotti si trovano ogni giorno a fronteggiare situazioni di pericolo, spesso senza strumenti adeguati e in un contesto dove l’azione delle forze dell’ordine è troppo spesso ostacolata da burocrazia, lentezze legislative e politiche disconnesse dalla realtà. Chiediamo con forza a tutti gli schieramenti politici di mettere da parte divisioni e ideologie, e di lavorare per dare alle forze di polizia le risorse necessarie per garantire la sicurezza del Paese».

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