Padova Tre in Tribunale deve 21 milioni ai creditori

I curatori fallimentari ne hanno tagliati 5 dall’importo globale delle 323 richieste presentate da banche, fornitori e dipendenti di cui l’ente è debitore: ecco i nomi

ESTE. Quando gli amministratori di Padova Tre hanno deciso di chiudere i rubinetti e di non pagare più, non hanno guardato in faccia nessuno. Banche, aziende, dipendenti (a decine), associazioni, Equitalia, fornitori, consulenti, coop sociali, persino avvocati. Alla sezione fallimentare del tribunale di Rovigo sono arrivate le domande di 323 creditori che tutti insieme reclamano 26,3 milioni di euro (equamente divisi tra crediti privilegiati e chirografari). I curatori hanno vagliato le domande una per una e hanno riconosciuto 10 milioni di crediti privilegiati, 11,3 milioni di chirografari, rigettando istanze per quasi 5 milioni. L’ex amministratore Tiberio Businaro, sindaco di Carceri chiede 13 mila euro, ma il curatore li esclude tutti: «Non ha esplicato l’incarico con la dovuta diligenza e inoltre ha percepito compensi che non gli spettavano». Stessa sorte per Massimo Zanardo, ex amministratore che chiede 27 mila euro: interamente esclusi. La banche che ci hanno rimesso, tra mutui e altre operazioni non sono poche. Bcc Prealpi 812 mila euro, Bancadria filiale Granze 2,4 milioni, Cassa Risparmio, filiale Este 804 mila euro, Banco BPM 527 mila euro. Nel mondo dell’associazionismo agricolo Padova Tre non ha “privilegiato” nessuno, lasciando debiti con Coldiretti Padova per 100 mila euro, Unione Agricoltori Padova (ora Confagricoltura) per 93 mila e Confederazione Italia Agricoltori Padova 55 mila.

L’elenco di chi ora reclama di essere pagato (con quali soldi però non è ancora molto chiaro) è interminabile: Inail, 76 mila euro, mancato versamento contributi, Equitalia 273 mila, mancato versamento contributi, Provincia di Padova 3,7 milioni di euro per imposte, Legambiente Padova, 59 mila più 17 mila euro, cooperativa Sociale Montericco 405 mila euro (si occupava delle raccolta differenziata), cooperativa Sociale Terra di Mezzo 131 mila euro. Decine di persone e di aziende sono del Trentino dove Padova Tre coordinava il servizio di raccolta. C’è pure qualche impresa edile o stradale - la Bortoletto Stefano di Pontelongo - 7 mila euro, la Morelli di Pernumia 17 mila, Vascon Oreste di Este, 37 mila euro, Martini Silvestro di Vo’, 146 mila euro,

Tra i fornitori di carburanti Bogoni srl, 14 mila euro, Loro fratelli di Lonigo, 72 mila euro.

Ma anche la Day Ristoservice, 17 mila euro di buoni pasto, Enel Energia, 1400 euro, le Acli di Padova, 2800 euro, Telecom Italia, 63 mila euro, HeraAmbiente, 255 mila, la ditta di consulenze Stefano Dalla Mutta di Este, 25 mila euro, Compu&Games di Este, 5400 euro, la pulitura Ferro Alberto di Este, 2500 euro, Studio Professionale Lavoro di Este, 21 mila, Adecco, 6 mila euro, il Sole 24 Ore, 4 mila euro, Gea spa (gestore discarica di Sant’Urbano) 54 mila euro, Sesa spa di Este 5,2 milioni, coop Coislha di Padova, 69 mila, Pernechele&Cattelan di Montagnana, 28 mila, Linea Verde di Este, 116 mila, De Vizia, 896 mila, l’avvocato Mario Bertolissi, 48 mila. E moltissimi altri ancora.

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