Padova Urbs Picta diventa un film. E il Santo si trasforma in un set cinematografico
La troupe di Magnitudo Film sarà in città per due mesi: racconterà
la vita di Padova nel Trecento attraverso gli otto siti Unesco
PADOVA. Padova si trasforma in un set cinematografico. L’immenso patrimonio artistico, culturale e storico della città è il protagonista dell’ultima produzione di Magnitudo Film, la casa di produzione guidata da Francesco Invernizzi che ha ridefinito lo standard della divulgazione culturale in Italia e nel mondo attraverso i film d’arte.
Il nuovo docufilm “Urbs Picta: Giotto e il sogno del Rinascimento” si pone l’obiettivo cinematografico di far scoprire agli spettatori gli otto scrigni trecenteschi di Padova e il genio di Giotto, in uno spettacolare viaggio tra i cicli affrescati del XIV secolo che da pochi mesi hanno ricevuto il riconoscimento Unesco come patrimonio dell’umanità e l’inserimento nella World Heritage List.
E giovedì 10 marzo sera la troupe ha iniziato dal Santo: la basilica è diventata la “star” e il set per la preparazione delle prime riprese proseguite fino alla mezzanotte. Un’atmosfera molto suggestiva, anche perché la basilica così insolitamente vuota si è disvelata appieno in tutte le sue meraviglie.
Giovedì sera c’è stato dunque solo il primo approccio. La struttura narrativa valorizzerà il patrimonio pittorico di 3.694 metri quadrati di pareti affrescate in 8 luoghi – Cappella degli Scrovegni, Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, Basilica di Sant’Antonio, Oratorio di San Giorgio, Palazzo della Ragione, Battistero della Cattedrale, Cappella della Reggia Carrarese e Oratorio San Michele – per esaltarne la lucentezza di colori e smalti e la disposizione coreografica stupefacente delle figure concepite da Giotto, Altichiero da Zevio, Guariento d’Arpo, Giusto de’Menabuoi, solo per citare qualche nome che ha lasciato il segno nella storia dell’arte medievale padovana.
Come ogni titolo proposto da Magnitudo Film, anche il nuovo docufilm dedicato alla città dell’affresco si avvale di un cast tecnico che coinvolge e si affianca a figure esperte.
La regia è affidata a Francesco Invernizzi; come consulente scientifico Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune di Padova; come autori Matteo Strukul, già premio Bancarella e autore bestseller della tetralogia di romanzi sui Medici di Firenze e Silvia Gorgi, autrice di una pentalogia di saggi divulgativi sulla città di Padova e, infine, Diego Loreggian come produttore esecutivo del documentario.
Le immagini in 8K, la massima risoluzione attualmente disponibile nella trasmissione dell’immagine filmata, 4 volte più dettagliata del 4K e 16 volte più dell’HD, permetteranno allo spettatore di immergersi completamente nell’inedito racconto della committenza della Cappella degli Scrovegni e degli altri sette siti trecenteschi attraverso l’avvincente narrazione delle lotte tra dinastie che con il proprio mecenatismo anticiparono il Rinascimento.
Il film propone nella trama e nei personaggi elementi di potente richiamo delle vicende e delle abitudini della Padova del Trecento, stimolando spunti di riflessioni sul passaggio dell’arte dalla dimensione locale a quella europea.
La produzione è supportata, oltre che dal patrocinio del Comune di Padova, anche dalla neonata Veneto Film Commission, lungimirante nel voler valorizzare il territorio padovano. —
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