Padovano attaccato e morso da un cinghiale sui Colli Euganei

Era a  passeggio con il cane, che ha scovato dei cuccioli: per difenderli, la madre ha attaccato l’uomo, che ha dovuto correre al Pronto soccorso

PADOVA. C’è il cinghiale che sbuca dal nulla e si schianta contro la fiancata dell’auto, quello che taglia la strada al ciclista lungo il percorso nel bosco, o al massimo quello che si diverte a mandare in malora i raccolti di "bisi" e i filari di viti. Ma quello che morde le persone a passeggio, ad oggi, non si era mai sentito.

Eppure c’è da aggiungere questa nuova disavventura nel lungo elenco di episodi che hanno tristemente protagonisti gli ungulati dei Colli Euganei.

Un uomo, a passeggio con il proprio cane, è stato assalito e morso da un esemplare femmina di cinghiale sul Monte Cecilia, in territorio comunale di Baone. Mancando una denuncia formale alle forze dell’ordine o agli uffici del Parco Colli, il racconto di quanto accaduto è piuttosto sfumato.

La conferma che il fatto è veramente avvenuto arriva però dall’ospedale di Monselice: qui il malcapitato padovano si è fatto curare al Pronto soccorso. E al personale ospedaliero ha raccontato che era a passeggio sui Colli quando il suo cane si è avventurato tra i cespugli, forse attirato da qualche rumore.

Qui si è imbattuto in un branco di cuccioli di cinghiale, verso i quali ha prontamente cominciato ad abbaiare. A difendere la prole ci ha però pensato la mamma dei cinghiali che, invece di prendersela con il cane, ha puntato dritta verso il padrone.

L’uomo non ha potuto evitare lo scontro: il cinghiale lo ha morso alla gamba ed è fuggito. Pur non avendo rimediato ferite gravissime, lo sfortunato escursionista si è dovuto rivolgere al pronto soccorso per essere medicato.

«Al momento i nostri uffici non hanno ricevuto alcuna denuncia in merito», precisa Gianni Biasetto, presidente del Parco Colli, «ma non mi stupisco che possa essere accaduto un episodio del genere. Purtroppo siamo abituati a vedere certi incidenti legati all’invasione dei cinghiali».

La presenza degli ungulati si spinge sempre di più in zone popolate e pianeggianti, aumentando il rischio d’incontro ravvicinato con questi animali che, se disturbati o spaventati, diventano aggressivi e pericolosi.

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