Palazzi presi d’assalto da uno stormo di rondini

Non sarà come nel set de “Gli Uccelli” di Alfred Hitchcock, ma le scene restano comunque molto curiose. A Este, da ieri mattina, sostano stormi piuttosto animati di uccelli. Rondini, o più probabilmente balestrucci. Si raggruppano e si addossano alle pareti delle abitazioni, in particolare dei palazzi più alti, occupando soprattutto i bordi delle finestre. Si sistemano sui davanzali o si riparano sotto tetti e grondaie.
Gruppi piuttosto nutriti di uccelli si sono visti al Ponte della Torre, dove si apre la campagna, e in via Massimo d’Azeglio, in pieno centro storico: qui mezza parete di un importante palazzo all’angolo con piazzetta Trento si è “annerita” di uccellini. In molti hanno scattato foto e girato video coi loro cellulari, tanto era curiosa quella situazione.
Ma perché così tanti uccelli, tutti a Este e raggruppati agli ultimi piani di case e condomini? La spiegazione ce l’ha la Lipu di Padova, che chiarisce il fenomeno attraverso l’esperto Giulio Piras: «Le temperature si sono abbassate notevolmente in poco tempo e questi uccelli cercano evidentemente riparo e calore. Dalle fessure dei serramenti esce il caldo e loro si assiepano lungo i contorni delle finestre. Stanno vicini tra loro, per aumentare il calore e mantenerlo: per questo li vediamo tutti uniti».
E perché proprio a Este? «Mentre le rondini sono già in nidificazione, abbiamo notizia di un ritardo della migrazione dei balestrucci. È possibile che in questo loro passaggio tardivo, il freddo sia arrivato proprio mentre attraversavano in massa questa zona della provincia. Da qui la tendenza a raggrupparsi sugli stessi palazzi e in una zona geografica ristretta».
Lungo il Brancaglia, sempre a Este, altri uccelli sorvolavano a pelo d’acqua il fiume: anche qui o per alimentarsi o per sfruttare la differenza di temperatura e raccogliere un po’ di calore. Giusto il tempo di accaldarsi il giusto, e gli insoliti “ospiti” della cittadina ripartiranno per il loro viaggio stagionale.
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