Palla d’artiglieria ripulita Sarà esposta al Castello

MONSELICE. Troverà posto nell’armeria del Castello la palla d’artiglieria di epoca prenapoleonica recuperata sul monte Ricco. Ieri mattina Emanuele Manin, “factotum” del maniero e grande appassionato di armi antiche, ha presentato gli esiti delle analisi svolte dopo aver ripulito il reperto. «La prima ipotesi è che si tratti di una sfera usata per caricare il falconetto, un’arma molto comune negli eserciti veneziani intorno al XVI secolo» spiega Manin. Ipotesi rafforzata anche da un dato storico: i soldati della Serenissima furono presenti con un’importante guarnigione a Monselice fino agli inizi dell’Ottocento e pare che si esercitassero proprio sul monte Ricco. Il falconetto era una sorta di cannoncino facilmente trasportabile, e le dimensioni del proiettile che veniva esploso da quell’arma andavano tra i tre e i sette centimetri di diametro, con una gittata di un centinaio di metri. In alternativa potrebbe trattarsi di un proiettile per smeriglio, per colubrina o per biscaglino, altre armi di piccolo calibro utilizzate in passato contro le fanterie nemiche.
«In ogni caso un reperto come questo non è facile da trovare: in genere i “recuperanti” appassionati della materia lo cercano con i metal detector». La palla di ferro, pesante 132 grammi, andrà ora ad arricchire la collezione dell’armeria del Castello, particolarmente ricca di reperti medioevali e rinascimentali. (d. p.)
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