Paradisi fiscali, ecco la lista dei veneti

ROMA. Banchieri di primo piano, manager di colossi assicurativi, grandi armatori. E poi molti uomini d'affari dell'Italia profonda: dall'industriale del vetro all'imprenditore alberghiero, dal professionista dei rifiuti all'avvocato dei vip.
L'Espresso svela una nuova lista di ricchi italiani con società offshore nel paradiso fiscale delle Bahamas. E nel numero in edicola da domani con il quotidiano La Repubblica, il settimanale pubblica anche un appello firmato da Hervé Falciani, il tecnico informatico che ha fatto esplodere lo scandalo Hsbc: nel gennaio 2009 ha consegnato alle autorità francesi l'archivio segreto di quella banca in Svizzera, consentendo di identificare circa 400 mila correntisti con oltre 100 miliardi di dollari. La "lista Falciani" oggi è al centro di indagini e processi in Italia, Spagna e molti altri Stati.
"Possiamo farcela", scrive Falciani per l'Espresso: "Tutti insieme possiamo, dobbiamo farcela. Tutti i cittadini possono partecipare alla lotta per far dimenticare i paradisi fiscali, abolire il segreto bancario, imporre la trasparenza finanziaria. Un'altra economia è possibile. Ma questa non è una battaglia che si possa fare soltanto con le leggi. Il fisco è vecchio di fronte a Internet. C'è bisogno di un cambiamento nel modo di fare politica. L'iniziativa per far crollare un sistema finanziario globale che favorisce solo le grandi rendite finanziarie, i grandi patrimoni anche criminali, non può più essere soltanto statale o istituzionale. Tutti i cittadini devono sentirsi coinvolti e partecipare attivamente. Dobbiamo provarci tutti insieme, dobbiamo unirci. Bisogna organizzare la partecipazione di moltissima gente che ha voglia di fare. E che in tutti questi anni di crisi e di ingiustizie ha finora potuto solo indignarsi".
Dopo l'appello di Falciani, in questa seconda puntata dell'inchiesta giornalistica "Bahamas Leaks" - coordinata dal consorzio internazionale Icij - l'Espresso svela l'identità di decine di italiani che hanno aperto società anonime nel paradiso fiscale. Nel numero di domani l'Espresso svela molti altri nomi e storie di italiani con le offshore alle Bahamas. Prima della pubblicazione, il settimanale ha offerto a tutti la possibilità di fornire chiarimenti. Alcuni hanno risposto, molti hanno scelto il silenzio.
I VENETI. L’articolo contiene anche i nomi di tre imprenditori veneti. “Sergio Stevanato è un grande industriale veneto che da una piccola fabbrica di bottiglie ha creato un colosso delle fiale per farmaci, arrivato a fatturare mezzo miliardo all’anno. Alle Bahamas viene registrato il 9 maggio 2011, come amministratore della Seframa Limited, insieme alla moglie Barbara. Il signor Stevanato, alla domanda se la Seframa Limited sia stata dichiarata al fisco italiano o regolarizzata con lo scudo o la disclosure ha risposto: “Certamente”. Pier Eugenio Comacchio è uno dei principali azionisti della Matrix, una fabbrica veneta di occhiali da sole. Dal febbraio 2012 risulta anche director di una società delle Bahamas, Moon Beam Holdings Lrd. Oggi il suo avvocato, Pierpaolo Simonetto, assicura che “la posizione fiscale dell’ing. Comacchio nei confronti dello Stato italiano è da collocarsi nella più assoluta regolarità e legalità”. Marcello Pigozzo è un imprenditore veronese titolare della catena di hotel di lusso Mpg. Dal 26 giugno 2001 al luglio 2003 risulta amministratore della Elegant Hotels Limited, che nel 2013 è ancora attiva, ma con altri gestori: l’ultimo lavora nelle isole Cayman. L’imprenditore non ha chiarito se le due offshore siano ancora attive e in regola col fisco italiano.
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