Paraplegico e in carrozzella ma per la legge non lo è

PADOVA. «Non è possibile che per rinnovare il pass disabili io che sono in carrozzina da 11 anni e sono invalido al 100 per cento debba portare un certificato del medico di base che provi che la mia situazione non è cambiata. Tutto ciò è davvero umiliante».
È arrabbiato Maximilian Sontacchi, padovano di 28 anni, paraplegico a causa di un grave incidente in moto, avvenuto nel 2005. Il ventottenne, famoso per aver guidato moto in programmi televisivi che prevedevano una sfida, ieri mattina è andato in escandescenza davanti ai dipendenti dell’ufficio Ztl di via Vicenza, che non volevano rinnovargli il tagliando senza il certificato medico, e davanti alle tante persone in attesa del proprio turno.

«Fatemi arrestare, io non me ne vado senza il tagliando della Ztl», si è messo a gridare Maximilian, che ad un certo punto dalla rabbia ha lanciato a terra un telecomando, battuto il pugno sul tavolo, e colpito il vetro dell’ufficio. «Trovo incredibile che esista una legge del genere. È una questione di principio la mia».
Sul posto dopo una mezzora sono intervenuti i vigili urbani – chiamati dal personale che lavora negli uffici che rilaciano i permessi temporanei – che dopo aver preso atto di quello che stava succedendo hanno tentato di riportare la calma. «Mi hanno detto che capivano la mia situazione ma che la legge è cambiata, che ad oggi è così e che non si può fare nulla».
Maximilian Sontacchi era arrivato appositamente per rinnovare il pass disabili da Imola, dov’è ricoverato in day hospital per alcune terapie.
«Mia mamma ha dovuto chiedere un giorno di permesso al lavoro per accompagnarmi agli uffici Ztl». Munito di fototessera, tagliando scaduto e certificato di invalidità al 100 per cento, si è presentato allo sportello credendo che non ci sarebbe stata alcuna difficoltà. E invece ha trovato un muro. «Ho spiegato che mi serviva il pass perché sarei dovuto andare a Treviso a ritirare l’automobile che mi sono fatto sistemare. Ho detto anche che sarei andato a fare il certificato medico e l’avrei portato io l’indomani, ma non ne hanno voluto sapere».
Nonostante la condizione del ventottenne sia irreversibile, la certificazione del medico di base è indispensabile: «La mia situazione non può migliorare, è la stessa da anni e certo se fosse cambiata sarei io il primo a non volere il tagliando per i disabili».
E così Maximilian, nonostante l'arrabbiatura, è dovuto andarsene senza il pass rinnovato. «Lo ritirerò domani (oggi ndr) una volta fatto il certificato, ma questa mi è sembrata davvero una beffa, un’ingiustizia». I dipendenti, hanno sottolineato che per loro è impossibile contravvenire alle regole.
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