Parigi. Assalto armato a Charlie Hebdo, dodici morti. Individuati i presunti attentatori
Sarebbero franco-algerini, rientrati dalla Siria la scorsa estate, due dei sospetti componenti del commando che ha attaccato il settimanale satirico Charlie Hebdo, nel cuore di Parigi. È quanto riporta il sito del settimanale 'Le Point'. Al grido "Allah Akbar" in tre, incappucciati, vestiti di nero e armati di kalashnikov, hanno fatto irruzione nella sede del settimanale. Con un modus operandi da commando militare in pochi minuti hanno ucciso dodici persone e ne hanno ferite undici. Quindi sono fuggiti, facendo perdere le loro tracce. "Li prenderemo", dice il presidente Francois Hollande. La condanna per la strage è unanime. Le manifestazioni di solidarietà arrivano da tutto il mondo.
Poco prima delle 22 è scattata l'operazione per catturare i tre sospettati dell'attentato al settimanale Charlie Hebdo. Teste di cuoio francesi in azione a Reims sulle tracce di due fratelli e di un terzo uomo, accusati della strage. E' quanto riferiscono fonti sul posto, confermate dalla redazione locale di France 3.
L'assalto. Alle 11.30 una Citroen C3 nera si ferma davanti alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, a due passi da piazza della Bastiglia. Escono tre uomini incappucciati, vestiti di nero e armati di kalashnikov.
La sparatoria vista dal tetto, gli assalitori gridano "Allah Akbar"
Il massacro. La prima vittima è un addetto alla portineria. Fanno irruzione nella redazione mentre è in corso una riunione. Gridano “Allah Akbar, Allah Akbar, siamo qui per vendicare il Profeta”. Fanno fuoco, è una carneficina. Muoiono il direttore Charb (Stèphane Charbonnier), i vignettisti Georges Wolinski, Cabu (Jean Cabut) e Tignous (Bernard Verlhac), due giornalisti, un agente incaricato della protezione di Charb e un ospite del giornale. Qualcuno si salva, scappa sui tetti. Nella fuga gli assalitori si trovano di fronte a un'auto della polizia. Scatta una prima sparatoria con gli agenti, con la volante crivellata di colpi. Un’altra sul retro della redazione, l'attacco a una terza pattuglia. Qui freddano brutalmente un agente.
L'assalto, l'agente ucciso
La fuga. L'auto nera corre verso il nord di Parigi. Le tracce degli attentatori si perdono nel 19/o arrondissement di Parigi, quartiere popolare a nordest, su una strada che porta verso l'esterno della città. Qui, il veicolo si scontra con una Volkswagen. Ne esce con ammaccature e un parabrezza in frantumi. I fuggitivi lo abbandonano per passare a una Renault Clio, trascinando fuori il guidatore e riprendendo a fuggire verso la banlieue.
Parigi blindata. Sono stati disposti posti di blocco su tutte le grandi arterie della banlieue nord. Centinaia di gendarmi, poliziotti anti sommossa e militari supplementari sono schierati. Gli agenti hanno giubbotti antiproiettile e armi di difesa. Le ricerche, secondo il quotidiano locale L'Union, si starebbero concentrando sulla città di Reims, 140 chilometri a nordest della capitale.
LA GALLERY: Le copertine di Charlie Hebdo
LA CRONACA DELLA GIORNATA
"E' stato un attentato terroristico, non c'è dubbio. La Francia è sotto choc", ha dichiarato il presidente francese François Hollande, che si è recato sul luogo della strage. "Diversi attentati - ha aggiunto il capo dell'Eliseo - sono stati sventati nelle ultime settimane". Sono stati organizzati posti di blocco in tutta Parigi e il governo ha deciso l'immediato aumento del livello di allerta attentati terroristici in tutta l'Ile-de-France, la regione di Parigi. Polizia e gendarmi sono stati schierati davanti a scuole, edifici pubblici e redazioni di giornali. Il settimanale, già in passato nel mirino dei fondamentalisti islamici per vignette su Maometto, aveva pubblicato questa mattina in copertina una caricatura dello scrittore Michel Houellebecq, al centro di polemiche per il romanzo in uscita oggi "Sottomissione", che racconta l'arrivo al potere in Francia di un presidente islamico. Circa un'ora prima dell'attacco, sul profilo twitter del giornale è apparsa una vignetta caricaturale del leader dell'Isis Abu Bakr al Baghdadi con gli auguri per il nuovo anno.
L'ULTIMA VIGNETTA PUBBLICATA SU TWITTER
Meilleurs vœux, au fait. pic.twitter.com/a2JOhqJZJM
— Charlie Hebdo (@Charlie_Hebdo_) January 7, 2015
20.06 Hollande: eroi morti per la libertà della Francia. Domani per la Francia sarà una giornata di "lutto nazionale": lo ha annunciato il presidente francese, Francois Hollande, in un messaggio di 4 minuti sul tragico attacco. "Alle 12 ci sarà per tutti un momento di raccoglimento e le bandiere saranno a a mezz’asta per tre giorni". Hollande ha espresso la sua "riconoscenza alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che oggi sono stati privati dei loro cari per questo terribile attentato". "Dobbiamo rispondere agli autori del crimine che ci ha colpito uniti e facendo blocco con i nostri valori - detto.- Dobbiamo rispondere cercando gli autori di questo atto infame, arrestarli e giudicarli e faremo tutto possibile". "Dobbiamo tutelare gli organi pubblici, le forze dell’ordine saranno dispiegate ovunque e abbiamo messo in atto il piano antiterrorismo. La nostra arma migliore - ha aggiunto Hollande - è l’unità dei concittadini, niente può dividerci, niente può opporsi a noi. La Francia è grande quando deve reagire ad una prova, la Francia ha sempre battuto i suoi nemici perchè ha saputo far blocco con i suoi valori". "Questi uomini, queste donne sono morti per l’idea che avevano della Francia, e cioè per la libertà, oggi sono i nostri eroi".
Il video
19.53 La condanna di papa Francesco. "Il Santo Padre esprime la più ferma condanna per l’orribile attentato che ha funestato questa mattina la città di Parigi con un alto numero di vittime, seminando la morte, gettando nella costernazione l’intera società francese, turbando profondamente tutte le persone amanti della pace, ben oltre i confini della Francia". Lo afferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. "Il Papa Francesco - aggiunge il gesuita - partecipa nella preghiera alla sofferenza dei feriti e delle famiglie dei defunti ed esorta tutti ad opporsi con ogni mezzo al diffondersi dell’odio e di ogni forma di violenza, fisica e morale, che distrugge la vita umana, viola la dignità delle persone, mina radicalmente il bene fondamentale della convivenza pacifica fra le persone e i popoli, nonostante le differenze di nazionalità, di religione e di cultura".
19.10 Irruzione della polizia in due appartamenti. La polizia sulle tracce dei killer di Charlie Hebdo ha fatto irruzione in due appartamenti, probabilmente serviti da rifugio per i terroristi in fuga. Non sarebbe stato effettuato alcun fermo, secondo i media francesi
18.56 L'ex direttore: "Ho perso tutti i miei amici". "Sto malissimo ma è normale. Ho perso tutti i miei amici oggi. Erano persone bellissime che avevano a cuore di fare ridere le persone. Erano i migliori di noi come tutti quelli che ci fanno ridere, che difendono la libertà. Sono stati assassinati, è stato un macello spaventoso". Così l'ex direttore di Charlie Hebdo (dal 1992 al 2009), Philippe Val, ai microfoni della radio francese 'France Inter'. "Non bisogna lasciare che prevalga il silenzio. Bisogna aiutarci, bisogna stare insieme contro questo orrore. Il terrore non deve impedire la gioia di vivere, la libertÓ di espressione, la democrazia", aggiunge in lacrime Val aggiungendo che l'attentato di oggi "è un atto di guerra".
18.49 Anche l'Fbi a caccia degli attentatori. L'Fbi sta lavorando con le autorità francesi per assicurare alla giustizia i terroristi che hanno attaccato la redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo.
18.43 I media francesi si mobilitano per far continuare a vivere Charlie Hebdo. Radio France, Le Monde e France Televisions metteranno a disposizione del giornale, distrutto dopo la morte di 12 giornalisti e vignettisti, le proprie equipe professionali. Intanto il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha fatto sapere che Charlie Hebdo diventerà cittadino d'onore della capitale francese in modo che tutti possono essere al fianco di chi "difende la
libertà di espressione".
18.34 12 morti e 11 feriti, il bilancio aggiornato. Lo riferisce il procuratore generale Francois Molins,
18.32 Renzi: "Attacco all'identità dell'Europa. Il premier Matteo Renzi, aprendo la riunione dei deputati Pd, ha definito l'attacco un attentato all'identità stessa dell'Europa: "non è un attacco a Parigi e alla Francia ma alla libertà dell'Europa di essere l'Europa". Per questo "credo che dovremo essere in grado martedì di riprendere una iniziativa esplicita come paese e come unione europea nelle prossime ore".
18.29 Obama: "Attacco vile". Il presidente americano, Barack Obama, incontrando il vice presidente americano, Joe Biden, e il segretario di stato, John Kerry descrive gli attacchi a Parigi come "vili" da parte di terroristi che hanno paura della libera di espressione. "Siamo con i francesi", ha rimarcato, sottolineando come i terroristi abbiamo paura della libertà di stampa visto che hanno organizzato una strage di giornalisti.
18.27 La procura chiede riserbo. Il procuratore di Parigi invita la stampa alla "responsabilità" e alla discrezione sui dettagli delle indagini in corso, evitando di "fornire indicazioni e precisazioni" sui primi risultati, per garantirne "la riuscita" con "l'obiettivo di fermare al più presto queste persone, di cui non devo certo sottolinearvi la pericolosità". Gli attentatori, che sono "almeno due", sono ancora in fuga nella banlieue nord della capitale francese.
17.46 Uno degli agenti uccisi faceva la scorta al direttore. Aveva 49 anni e faceva la scorta al direttore e vignettista del settimanale satirico Charb, anhe lui ucciso. Il secondo poliziotto ucciso aveva 42 e si chiamava Ahmed, nome di chiare radici musulmane, ed è stato freddato con un colpo alla testa dai terroristi. Secondo un sindacato di polizia le minacce contro Charb si erano intensificate negli ultimi giorni.
17.15 Michel Houellebecq sotto protezione. Lo scrittore Michel Houellebecq è stato posto sotto protezione della polizia e i locali della casa editrice Flammarion, che hanno pubblicato il suo ultimo romanzo "Sottomissione", sono stati evacuati per motivi di sicurezza.
16.03 Manifestazioni a sostegno di Charlie Hebdo in tutta Francia. Numerosi i raduni in difesa della libertà d'espressione in Francia. A Parigi, il Sindacato nazionale dei giornalisti invita a ritrovarsi alle 18 sulla place de la Republique, "per la libertà di stampa, la Repubblica e la democrazia". Alla stessa ora manifestazioni a Lille, Lione, Bordeaux, Montpellier, Tolosa, Nimes e Rennes. Alle 18.30 previsto un raduno anche a Strasburgo, alle 18.30, non lontano dal Parlamento europeo.
15.53 Tra le vittime l'editorialista Bernard Maris. Tra le vittime dell'attacco a Charlie Hebdo c'è anche l'economista ed editorialista Bernard Maris. Collaboratore di diversi settimanali e della radio France Info, aveva una rubrica di economia sul settimanale satirico. Nel numero odierno di Charlie Hebdo è pubblicata una sua recensione, molto positiva, del libro di Michel Houellebecq "Sottomissione".
15.43 Il governo francese cerca testimoni. Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, chiede a chiunque abbia visto qualcosa di telefonare a un numero verde
15.35 Sicurezza rafforzata nella sede dell'editore di Houellebecq. La casa editrice Flammarion pubblica il libro di Michel Houellebecq in cui si immagina una Francia governata da un partito islamista. Sicurezza alzata anche al quotidiano danese Jyllands-Posten che per primo nel 2005 pubblicò le vignette su Maometto.
15.18 Tre gli attentatori. Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, parlando al termine del vertice ministeriale straordinario all'Eliseo ha fatto sapere che gli attentatori erano tre e non due, come inizialmente riferito.
15.15 Dodici morti e 8 feriti, di cui quattro gravissimi. E' l'ultimo bilancio ufficiale dell'attacco, annunciato al termine della riunione straordinaria di governo convocata dal presidente Francois Hollande dal ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve.
15.11 Attenzione alla stampa a Roma. Sale il livello di allerta a Roma dopo l'assalto al giornale satirico di Parigi 'Charles Hebdo'. Sono stati potenziati i servizi di vigilanza agli obiettivi sensibili nella capitale e c'è una "particolare attenzione" verso le redazioni giornalistiche
14.30. Il racconto di un sopravvissuto: "Hanno detto di essere di Al Qaeda". "Coco", uno dei vignettisti di Charlie Hebdo sopravvissuto al massacro ha raccontato che i due killer lo hanno costretto "a digitare il codice per entrare nella sede. Poi hanno sparato a Wolinski, Cabu... è durato 5 minuti... io mi sono rifugiato sotto una scrivania... parlavano un ottimo francese e sostenevano di essere di al Qaeda".
14.04. Avvocato conferma morte Charb e tre vignettisti. L'avvocato di Charlie Hebdo ha confermato che tra le vittime dell'attacco ci sono il direttore Charb e il tre vignettisti Georges Wolinski, Cabu (Jean Cabut) e Tignous (Bernard Verlhac).
13.59. il Consiglio del culto musulmano francese condanna l'attacco a Charlie Hebdo, un "atto barbaro" contro "la democrazia"
13.51 Scuole blindate a Parigi. Per motivi di sicurezza, a Parigi è stato disposto il divieto di parcheggiare vicino alle scuole. Tutte le uscite e le attività extrascolastiche fuori dagli istituti sono sospese.
13.45 Ucciso il direttore Charb. Nell'attacco a Charlie Hebdo sono rimasti uccisi, secondo quanto si apprende, sia il direttore e vignettista Charb (Stephane Charbonnier), sia uno dei disegnatori più importanti, Cabu.
Stéphane Charbonnier, Charb, il direttore di Charlie Hebdo dal 2009, ucciso nell'attentato
13.44. Ritrovata auto abbandonata degli assalitori. L'auto con cui i responsabili dell'attacco sono fuggiti è stata ritrovata per strada nel 19/o arrondissement di Parigi, estremità nordest della città.
13.34 Le Figarò blinda la sede. Il quotidiano Le Figaro ha deciso di bloccare tutti gli accessi alla sua sede, che si trova a Parigi non lontano da quella di Charlie Hebdo, per motivi di sicurezza.
13.27. La fuga per i tetti. Sono fuggiti sui tetti alcuni giornalisti, cerca ndo riparo dietro le grondaie e dipendenti di Charlie Hebdo durante l'attentato.
13.18. Dodici morti e venti feriti, il bilancio aggiornato.
12.54. Hollande: "Francia sotto choc". Il presidente francese, Francois Hollande, è arrivato sul luogo della strage. "La Francia è oggi sotto choc per un attentato terroristico, perché di questo si tratta", ha detto
12.44. La foto dell'inizio dell'attacco. Ecco come gli attentatori sono arrivati a Charlie Hebdo e come hanno iniziato l'attacco alla polizia di guardia, in un tweet della giornalista Elise Barthet
Les tireurs de #ChalieHebdo face à une voiture de police. Ils ont fait feu, les policiers ont répliqué puis reculé pic.twitter.com/Ld1sxkRLvW
— Elise Barthet (@EliseBarthet) 7 Gennaio 2015
12.45 Cameron: "Omicidi rivoltanti". Il premier britannico David Cameron condanna la strage nella capitale francese, con un tweet in cui parla di omicidi rivoltanti. "Siamo al fianco del popolo francese nella lotta contro il terrorismo e nella difesa della libertà di stampa", scrive
The murders in Paris are sickening. We stand with the French people in the fight against terror and defending the freedom of the press.
— David Cameron (@David_Cameron) 7 Gennaio 2015
12.40. 11 morti. L'ultimo bilancio dell'attaccco armato alla redazione del giornale parigino è di 11 morti fra cui due agenti
12.36 L'ultima copertina. La copertina dell'ultimo numero del Charlie Hebdo aveva proprio oggi nel mirino Michelle Houellebecq, che nel suo ultimo romanzo immagina una Francia governata nel 2022 dai Fratelli Musulmani e lancia un allarme sulla progressiva islamizzazione del paese. "Sottomissione" è il titolo che l'autore de "La Carta e il territorio" e "Particelle elementari" ha voluto dare alla sua ultima fatica, che arriva nel momento in cui nel resto d'Europa sorgono e si consolidano diversi movimenti più o meno islamofobi, a partire da quel
Pegida che da settimane ha trascinato in piazza in Germania decine di migliaia di persone e che ha suscitato la
preoccupazione del cancelliere Angela Merkel.
12.48 Hollande: "E' un attacco alla libertà"
12.29. La fuga degli assalitori. I due uomini armati autori dell'assalto sono fuggiti, aggredendo un automobilista e impossessandosi della sua auto. Sono stati organizzati posti di blocco in tutta Parigi.
12.24. "Un massacro". "È un vero massacro, ci sono dei morti!", ha testimoniato un dipendente del giornale che si trovava nella sede al sito di 20 Minutes, prima che la linea cadesse. L'attacco sarebbe avvenuto mentre era
in corso la riunione di redazione del mattino, a cui erano presenti tutti i principali giornalisti e disegnatori del
settimanale.
12. Il luogo della tragedia e i primi soccorsi
12. La sparatoria dal tetto. Video
11.15 I dipendenti sul tetto. "C'è un attacco in corso" scrive il giornalista Martin Boudot, via Twitter, e mostra la foto di alcuni dipendenti del giornale rifugiati sul tetto
Attaque en cours de deux hommes en cagoule dans les locaux de CharlieHebdo. On est réfugié sur le toit pic.twitter.com/0TqFwIVJoF
— Martin Boudot (@MartinBoudot) 7 Gennaio 2015
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