Park allo Iov, via libera del Tar

Respinti i tre ricorsi dei residenti, saranno realizzati 205 nuovi posti auto
Via libera al maxi-progetto di allargamento del parcheggio dello Iov, Istituto oncologico veneto di Padova. Il Tar del Veneto, con tre differenti sentenze, ha respinto i ricorsi presentati dai residenti della zona, che dovranno così pagare le spese di lite a favore dello Iov. Si tratta di una vittoria importante per lo Iov e per i suoi utenti, che da anni fanno i conti con carenze di posti auto. Quasi ogni mattina lungo la pista ciclabile di via Gattamelata si forma una fila di auto parcheggiate, proprio davanti all’Istituto. Al centro del contendere ci sono circa tremila metri quadri di superficie lungo il lato sud dell’ex Busonera tra via Nazareth, via Gattamelata e via Scardeone. Il progetto esecutivo del park, portato avanti dall’ex giunta Bitonci, parla di 205 nuovi posti auto complessivi: 26 nella zona sud dell’area in questione, 43 a nord, 136 in altri spicchi a est e a ovest della struttura dello Iov. Le proteste dei residenti del complesso Magnolie Nord (formato dal condominio “Il Faggio” e “l’Acacia” in via Nazareth 27 e 29 e 31), sostenuti dal Pd, hanno congelato i lavori. I residenti puntavano a tutelare quel parco storico vincolato e anche una parte del loro giardini, destinati a essere espropriati per fare spazio ai nuovi parcheggi. La modifica di destinazione dell’area è stata possibile grazie a una variante al Prg (Piano regolatore) votato dall’amministrazione Bitonci. «Le pronunce che rigettano tutte le doglianze sollevate da parte dei ricorrenti hanno avallato l’azione amministrativa nel tempo posta in essere dallo Iov», dichiara il direttore generale dello Iov, Patrizia Simionato, «diretta a riqualificare l’area e a realizzare positivi interventi in favore degli utenti. La conferma da parte del Tar e del Consiglio di Stato della correttezza delle procedure amministrative adottate dallo Iov costituisce motivo di gratificazione per il quotidiano impegno profuso dall’Istituto per il bene dei pazienti e delle loro famiglie e una spinta ulteriore per continuare speditamente nei lavori di miglioria. Continueremo ad impegnarci al fine di fornire a tutti i pazienti e agli utenti della struttura un luogo sempre più idoneo per il trattamento delle patologie che li affliggono».


Elisa Fais


Argomenti:oncologia

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