Park sicuro alla Prandina ma Lorenzoni non molla neanche l’area ex Canova

Il parcheggio multipiano all’Ex Canova sognato dal vicesindaco Arturo Lorenzoni non sarà l’alternativa a quello della Prandina. Negli spazi dell’ex caserma saranno ricavati almeno 300 posti auto: le proposte alternative che emergeranno dal percorso di partecipazione di Agenda 21 dovranno tenerne conto. Nel frattempo Lorenzoni ha avviato contatti con alcuni costruttori esperti di parcheggi, per a valutare l’ipotesi di innalzarne un altro da 2 mila posti in via Sarpi. Pur essendo ancora nella fase preliminare, e consapevole che la decisione definitiva non verrà presa prima di quest’estate, Lorenzoni ha già individuato i modelli di parcheggi europei e internazionali tra quelli che stuzzicando di più la sua fantasia di ingegnere. Qualora dovesse sorgere un nuovo park nell’area ex Canova non dovrebbe quindi essere il solito blocco di cemento che imbruttisce la città, ma qualcosa di accattivante, di architettura moderna, in grado di attirare utenti e rivitalizzare la zona. Per questo i prototipi a cui si ispira Lorenzoni sono capolavori di design come i parcheggi di Saint Luc in Belgio, di Leeds in Inghilterra e di Santa Monica in California che dall’esterno non sembrano garage.
Ma Lorenzoni ha sempre un piede sul freno quando si parla di Prandina: «Sta iniziando un discorso importante di ascolto della città per capire la vera vocazione dell’area. È uno spazio prestigioso che si potrebbe prestare a molte attività di carattere sociale, ed è ovvio che saranno accompagnate da un parcheggio». —
L.P.
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