Parrocchia senza catechisti: "Niente dottrina per i bimbi"

PADOVA. «Non abbiamo catechisti disponibili, né coppie guida. Per cui se nessuno si presenterà per questo servizio ogni famiglia dovrà arrangiarsi. Dispiace, ma...». Una sorta di appello, una richiesta di aiuto ma anche un messaggio chiaro. A San Gregorio Barbarigo, parrocchia dell’Arcella, non si faranno prime comunioni il prossimo anno, perché non è stato possibile organizzare il catechismo. È quello che si legge nel bollettino parrocchiale, redatto da don Mario Salmaso, ormai storico sacerdote dell’Arcella, che per il primo anno dovrà rinunciare a quella che adesso si chiama «iniziazione cristiana», cioè il periodo di educazione e avvicinamento alla religione per i bambini tra i 9 e gli 11 anni. Quel periodo che si conclude con la prima comunione, cioè la prima volta in cui un credente si accosta al sacramento dell’Eucarestia.
Con le ripresa della scuola, infatti, tutte le parrocchie danno il via all’anno catechistico. Ma la mancanza di volontari per insegnare la religione ai bambini non è un problema solo di San Gregorio, molte parrocchie vivono la stessa situazione di difficoltà. «Se nel vostro cuore sentite la chiamata ad accompagnare i nostri bimbi e i nostri ragazzi nella crescita umana e cristiana, non chiudete il cuore: parlatene con il parroco e generosamente mettete a disposizione i vostri talenti», si legge nell’appello a mamme, papà e giovani inserito nel bollettino della parrocchia di Sacro Cuore.
Ma non c’è solo il catechismo: quest’estate per la prima volta è saltata la sagra del Buon Pastore, ancora una chiesa dell’Arcella e ancora per mancanza di volontari.
«Abbiamo inviato questo messaggio ai parrocchiani della nostra chiesa un po’ per provocazione ed un po’ perché questa purtroppo è la situazione in tante parrocchie della città», spiega don Mario Salmaso: «Non credo che riusciremo a far partire i corsi di catechismo perché, sino ad oggi, non ci sono volontari a sufficienza. Speriamo in qualche modo di riuscire a organizzare al meglio i corsi di preparazione alla prima comunione dei bambini. D’altronde non posso non constatare le difficoltà che incontriamo in questi tempi per reperire volontari, che diminuiscono ogni anno che passa anche perché cambiano i valori all’interno della società civile».
Ieri pomeriggio, alla messa vespertina delle 18, ad ascoltare la funzione celebrata da don Mario c’era anche Mirca Rizzato, arrivata a 79 anni e con alle spalle sessant’anni di insegnamento del catechismo (parola che, in lingua greca, significa “istruire oralmente”): «Di solito il catechismo viene insegnato da giovani universitari, da pensionati e anche dalle casalinghe – spiega la signora Rizzato – Sino a pochi anni fa il problema non si poneva. In alcune chiese c’era addirittura la lista d’attesa. Adesso sta cambiando tutto. La disponibilità è minore anche perché sono sempre di meno le persone disponibili ad impegnarsi, un giorno alla settimana, da ottobre a giugno. Cosa vuole che le dica? Il mondo è cambiato e quindi sono cambiati anche gli uomini. Avanza l’edonismo ed arretrano i valori etici e religiosi, nonostante la presenza e la grande buona volontà di Papa Francesco».
Se i corsi di catechismo non dovessero partire i bambini si sposteranno nella vicina San Carlo. Ma nella piccola chiesa dell’Arcella, la vita parrocchiale non si ferma: i fedeli si stanno mobilitando per andare domenica in corriera sino a Mantova, dove don Claudio Cipolla sarà ordinato vescovo, prima di arrivare alla guida della Diocesi di Padova.
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