Parte il cantiere dell’Iper Rossetto in via Dalmazia Apertura nel 2020

Primi lavori sull’area dove sorgerà il centro commerciale Contestato l’ok a Eurospin a pochi metri: rischio contenzioso

Iper Rossetto pronto a sbarcare ai piedi del cavalcavia Sarpi-Dalmazia. Ma intorno all’area rischia di innescarsi un braccio di ferro legale. In settimana sono arrivate le ruspe per iniziare a movimentare il terreno dove sorgerà il nuovo supermercato autorizzato ormai 21 anni fa dall’allora giunta Zanonato. La catena veronese di supermercati – che dovrebbe approdare a Padova entro l’autunno del 2020 – vuole, però, vederci chiaro sull’insediamento a pochi metri di Eurospin. Una verifica che potrebbe innescare un contenzioso.

LA STRUTTURA

Ultimata la progettazione dell’intervento, seguita direttamente dall’ufficio della “Incos Spa” (la società vicentina che si è occupata per conto di Rossetto Group di ridefinire il piano urbanistico assieme ad Agrifutura Spa), è quindi la volta del cantiere. L’iter autorizzativo è stato avviata dalla giunta guidata da Flavio Zanonato e né il sindaco Sergio Giordani né il suo predecessore Massimo Bitonci hanno potuto opporsi (a dare l’input decisivo era stato poi il commissario prefettizio Paolo De Biagi). All’epoca venne accostato al piano urbanistico la parte del «superamento dei margini», ossia il grande progetto di riqualificazione dell’area tra Sarpi e Borgomagno finanziata dal Ministero dei Lavori pubblici e di cui finora si è visto solo il cavalcavia. IperRossetto avrà un grande spazio commerciale (4000 mq settore alimentare e 500 mq non alimentare), che avrà al piano terra un grande parcheggio con 368 posti auto, e al primo piano l’area del supermercato e un altro park scoperto. All’ultimo invece sono previsti uffici, servizi del personale e locali tecnici, per un’operazione che si aggira attorno ai 25 milioni di euro per circa 7mila mq totali. Le imprese coinvolte realizzeranno anche un parcheggio pubblico da una cinquantina di posti davanti all’ex circolo Mame. Per adesso c’è stata solo la movimentazione del terreno sul cantiere da parte degli operai a lavoro, ma la catena di supermercati (nata nel 1965 dalla famiglia veronese che ha dato il nome al gruppo) dovrebbe aprire la sede padovana entro ottobre del prossimo anno.

L’EREDITà

«Si tratta di una delle operazioni urbanistiche che abbiamo ereditato dalle amministrazioni precedenti e per le quali abbiamo solo la possibilità di gestirne la realizzazione mitigando il più possibile l’impatto ambientale e sociale – spiega l’assessore al Commercio, Antonio Bressa –. Durante la conferenza di servizi in Regione per l’autorizzazione commerciale abbiamo fatto assumere diversi impegni alla società, tra cui l’assunzione di lavoratori padovani in mobilità o cassa integrazione (e con contratti a tempo indeterminato in percentuale superiore al 30%, ndr), la valorizzazione dei prodotti locali tra gli scaffali, un versamento annuo di risorse al distretto del commercio per le politiche in favore dei piccoli negozi, un accordo con il Banco Alimentare e l’applicazione di pratiche di sostenibilità ambientale e risparmio energetico».

RISCHIO CONTENZIOSO

A pochi metri, nella cosiddetta “area Thomas” tra via Sarpi e via Belfiore, sorgerà invece un Eurospin da 1500 mq (sempre per un piano adottato 11 anni fa) già ridotto all’osso dall’attuale amministrazione. La notizia non è andata giù alla famiglia Rossetto, che dopo più di 20 anni di attesa e milioni di euro spesi, ha chiesto agli uffici di Palazzo Moroni di vedere il progetto dei futuri competitor per verificare se esistono i presupposti per le vie legali.

Luca Preziusi

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