Pasquetta e primo maggio aperture straordinarie

La mappa degli ipermercati che terranno le serrande alzate in città e dintorni Ma i dipendenti esasperati sono pronti a fare esplodere la protesta
Di Stefano Volpe
PD 28 maggio 2004 G.M. Centro Giotto e Auchan. (TOSATTO) Centro Giotto e Auchan - Tosatto
PD 28 maggio 2004 G.M. Centro Giotto e Auchan. (TOSATTO) Centro Giotto e Auchan - Tosatto

La Via Crucis di Pasqua, finora, era sempre stata quella di Cristo, il venerdì Santo. In tempo di crisi e liberalizzazioni, tuttavia, a cantare e portare la croce ci si mettono anche commessi e dipendenti dei centri commerciali.

Rischia infatti di esplodere la protesta dei lavoratori per le prossime aperture straordinarie degli esercizi commerciali a Pasquetta e il primo maggio. Per il momento, ma non è ancora da escludere del tutto, la festività Pasquale sembra essere ancora salvata e i negozi domenica 31 dovrebbero tenere le serrande abbassate. Ma il Lunedì dell’Angelo e il giorno della festa dei lavoratori, c’è chi indosserà la divisa d’ordinanza e si piazzerà, volente o nolente, dietro il bancone.

La situazione. A Padova e cintura urbana, in linea di massima, si tende a resistere alle “aperture forzate”. L’Ipercity di Albignasego resterà chiuso a Pasqua, Pasquetta e anche il primo Maggio, come d’altronde aveva già preannunciato Paul Klotz l’amministratore delegato del gruppo Despar Nord-Est, spiegando che: «Anche i nostri dipendenti hanno diritto di riposarsi in famiglia per almeno due giorni consecutivi in una ricorrenza cattolica così importante». Situazione analoga anche al centro Le Brentelle di via della Provvidenza a Sarmeola di Rubano, che non aprirà a Pasqua, né il giorno dopo né il primo maggio. È confermata, invece, l’apertura il lunedì dell’Angelo per il Centro Giotto di via Venezia, considerato che il gruppo francese Auchan ha già comunicato la decisione ai sindacati. E se a Pasqua il centro commerciale resterà chiuso, non è ancora stata presa una decisione se aprire o meno il primo maggio.

Provincia in fermento. Discorso diverso, invece, negli ipermercati e centri commerciali sparsi per la provincia. Gli storici Airone di Monselice e PiazzaGrande di Piove di Sacco non cambieranno le proprie abitudini e terranno le serrande abbassate sia i due giorni di festività pasquali che il primo maggio, nonostante, come spiegano dalla direzione di Piazza Grande: «Le aperture domenicali stiano andando bene». Segna, invece, una doppietta, il centro commerciale Megliadino di Megliadino San Fidenzo. Fermo restando la chiusura di Pasqua, ipermercato e negozi di via Vallesella saranno attivi sia il primo aprile che il primo maggio. Va in controtendenza Le Centuire di via Caselle a San Giorgio delle Pertiche, che santificherà entrambi i giorni di festa pasquali ma non la giornata dei lavoratori, tenendo aperto il primo maggio. Aperto solo a Pasquetta il centro commerciale Emisfero (gruppo Unicomm) di via Malcanton a Trebaseleghe, che aspetta indicazioni dalla base per quanto riguarda il primo maggio.

Situazione simile per quanto riguarda il gruppo Alì e Aliper. Confermata per il momento l’intenzione, già espressa dal presidente Canella, di tenere aperto soltanto se “obbligati” dalla concorrenza. Per ora, quindi, è sicura soltanto l’apertura dell’Aliper di Abano, per mezza giornata a Pasquetta. «Ma qui si tratta di ragioni legate al turismo», precisa l’ufficio marketing del gruppo. Oggi, invece, verrà comunicata la decisione del gruppo Billa, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, ma dalle ultime indiscrezioni, sembra sia intenzionato ad aprire a Pasquetta.

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