Passaggi a livello, la mappa dei quattordici che spariranno

L’accordo tra la Regione e Rfi per sostituire quelli a raso con i sottopassi (un affare da 117 milioni) trova il consenso entusiasta dei sindaci dei Comuni padovani 
SANTA GIUSTINA IN COLLE. L’accordo tra la Regione e Rfi per sostituire i passaggi a livello a raso con i sottopassi (un affare da 117 milioni) trova il consenso entusiasta dei sindaci dei Comuni interessati che da anni aspettavano la svolta. Sono 10 i passaggi a livello dell’Alta che verranno eliminati. A
Loreggia
le sbarre sono in via Loreggiola: «Abbiamo chiesto che venga anche considerata una nuova fermata della Metropolitana di Superficie a Loreggia», dichiara il sindaco Fabio Bui. «Il Comune è stato disponibile sin dal primo momento a mettere l’area per il parcheggio. Questa è un’opera regionale strategica».


A
San Giorgio delle Pertiche
il passaggio a livello di via Roma taglia in due il paese e quando le sbarre si abbassano le code arrivano fino in centro. «Ci stiamo avvicinando a uno degli obiettivi della nostra amministrazione», dice il sindaco Piergiorgio Prevedello. «Gli incontri politici e tecnici avuti in Regione negli ultimi mesi hanno portato a una svolta, ora Palazzo Balbi convochi la Conferenza dei Servizi, già attesa per giugno, per sapere la priorità e l’importo esatto finanziato. Al consigliere regionale Luciano Sandonà dico che il Comune non è mai stato assente sulla vicenda del passaggio a livello, forse è lui a non essere stato messo a conoscenza da chi di dovere dei diversi incontri avvenuti in Regione».


A
Piombino Dese
ci sono tre passaggi a livello a distanza di 500 metri lineari: in via della Vittoria, in via Albare e in via Meolde. In questa partita viene eliminato quello di via Albare. Fa parte del progetto SMFR anche il passaggio a livello di via della Vittoria dove, grazie a un altro accordo, è già in via di realizzazione un sottopasso sostitutivo. Resterà aperto quello in via Meolde con i disagi che può provocare l’aumento delle frequenze, un problema che si troverà ad affrontare il neo sindaco Cesare Mason.


Per quanto riguarda
San Martino di Lupari
, il sottopasso è previsto in via Tombolata, 3, 20 metri di altezza e ciclabile. È un sottopasso importante soprattutto perché risolve il grosso problema del blocco sulla Vicenza-Treviso ogni volta che un convoglio entra o esce alla Agriservice, ditta che commercia cereali. Va spiegato che Agriservice ha investito un milione di euro, pagato alle FS, per farsi un proprio binario ferroviario. E finché non si realizza il sottopasso tutti i treni che entrano ed escono per carico o scarico sono obbligati a marciare a vista bloccando la linea ferroviaria. «Tre anni fa ho trovato un accordo con i proprietari anche per fare le opere complementari, una controstrada su un parcheggio e realizzare un collegamento est-ovest e un ponte per un uscita da un’abitazione civile», afferma il sindaco Gerry Boratto. «Ringrazio l’assessore regionale De Berti che ha dimostrato una sensibilità istituzionale non comune».


A
San Giorgio in Bosco
verranno eliminati i passaggi a livello di via Galvanelle e via Monte Grappa, quest’ultima collega S. Anna con Abbazia Pisani ed è la più problematica perché le sbarre rimangono chiuse non meno di 15/20 minuti. «In silenzio abbiamo lavorato e portato a casa il risultato», afferma il sindaco Bobo Miatello. «Il Comune partecipa alla spesa con 85 mila euro».


Passando a
Santa Giustina in Colle
, quattro i passaggi a livello da eliminare a Fratte, in via Campagnola, via Commerciale (la provinciale che collega Cittadella a Camposampiero), via Rio Bianco e via Fontanebianche. «È un progetto di 12 anni fa che si era arenato e ora è finalmente ripreso», dichiara il sindaco Paolo Gallo. «Noi invece ci siamo impegnati e stiamo lavorando per chiudere con le FS altri passaggi a livello dove le famiglie residenti restano “prigioniere” e a lungo: in via Albere stiamo facendo il progetto da presentare in Regione che verrà finanziato dalle FS. Poi ci sono i due privati in via Centoni: anche qui le Ferrovie si sono impegnate a chiuderli con la partecipazione dei residenti. Un altro obiettivo è allungare il punto di fermata del treno per liberare il passaggio di via Fontanebianche. Così sistemiamo tutto il centro di Fratte».


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