Pastificio Ferrarese, buco pesante

CONSELVE. Un buco milionario dietro al fallimento dello storico Pastificio Ferrarese e l’estrema incertezza sul destino dei 21 lavoratori dell’azienda conselvana, per i quali dopo la Cassa integrazione si prospetta la mobilità. A quanto pare ammonta ad oltre 8 milioni di euro il rosso accumulato dal Pastificio che ha lasciato i dipendenti senza stipendio da sei mesi.

Nel frattempo in queste settimane sono naufragati anche i due tentativi di affitto ad altre società del ramo d’azienda di produzione di tortellini e pasta fresca, con l’assorbimento di almeno metà della forza lavoro. Solo nei prossimi giorni, in occasione di un nuovo incontro in Provincia tra le organizzazioni sindacali, l’assessore al Lavoro Massimiliano Barison e il curatore fallimentare Remò Davì, nominato dal Tribunale nei giorni scorsi, verranno affrontate le possibili soluzioni per l’occupazione.

I sindacati chiederanno la proroga della cassa integrazione straordinaria per tutti i lavoratori per i prossimi dodici mesi. Successivamente scatterà la mobilità con l’indennità di disoccupazione da uno a tre anni. Nel frattempo proseguirà la ricerca di un possibile acquirente disposto a proseguire l’attività, ma la strada è tutta in salita. «Probabile che in seguito al fallimento qualche azienda si faccia avanti» commenta Giampietro Tommasin della Flai Cgil «anche se sarà necessario valutare attentamente le proposte per tutelare anzitutto i lavoratori. Visti i passi falsi di questi mesi, dove abbiamo notato situazioni quantomeno opache, vaglieremo le eventuali offerte e, soprattutto, la loro provenienza».

Nicola Stievano