Pastificio Ferrarese destinato al fallimento

CONSELVE. Colpo di scena nell’operazione di salvataggio del Pastificio Ferrarese: 7 lavoratori su 21 non hanno sottoscritto l’accordo raggiunto l’altro ieri in Provincia, spianando la strada alla procedura di fallimento. Secondo la Fai Cisl l’opposizione di un terzo dipendenti fa tramontare le chance di subentro in affitto della Tectronik, l’azienda di Limena specializzata nella produzione di macchine per la pasta interessata allo storico stabilimento di Conselve. Senza il via libera di tutti i lavoratori non può essere sottoscritta l’intesa che prevedeva 8 assunzioni entro il 2013. «La Provincia ha fatto tutto il possibile per garantire il salvataggio dell’impresa» osserva Samuel Scavazzin, segretario generale Fai Cisl «ma la linea dura assunta da un gruppetto di dipendenti ha impedito di trovare la soluzione. È una sconfitta per tutti, lavoratori, istituzioni e sindacato, tanto più grave nel periodo di crisi che stiamo attraversando. Siamo dispiaciuti perché esistevano i margini per assicurare la ripresa produttiva del Pastificio Ferrarese. Troppe voci discordanti e informazioni errate hanno generato confusione tra i lavoratori». Secondo Giampietro Tommasin della Flai Cgil la questione è più complessa: «Ci sono delle decisioni che spettano esclusivamente ai lavoratori e una di queste è la rinuncia a rivalersi nei confronti dell’acquirente per i crediti maturati con la precedente proprietà. Ricordo che la vertenza è aperta da tempo e che alcuni dipendenti avanzano ben 7 mesi di stipendio oltre al pagamento delle ferie non godute. La società ha debiti per 5 milioni, si tratta di aspetti da valutare con attenzione. In ogni caso non è ancora detta l’ultima parola».
Nicola Stievano
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