Patate made in Padova per il colosso McDonald’s

La multinazionale sceglie l’azienda di Montagnana guidata da Roberto Favazza «Grande opportunità di crescita, sarò loro fornitore per il prossimo triennio»

MONTAGNANA. Non crede molto al fenomeno del ritorno dei giovani all’agricoltura. «Magari, perché tra disoccupazione e consumo eccessivo del territorio ce ne sarebbe proprio bisogno». Lui, dopo aver lavorato con il padre, all’età di 28 anni si è messo in proprio e ora che ne ha 32 gestisce un’azienda agricola che porta il suo nome e che, tra Padova e Verona, conta 45 ettari a seminativi (mais e frumento) e orticoltura (patate e radicchio).

La passione e il lavoro di Roberto Favazza – nato e cresciuto a Montagnana e titolare dell’Azienda Agricola Favazza Roberto – presto saranno conosciuti anche dal grande pubblico. Chi entrerà in uno dei 520 McDonald’s italiani e ordinerà delle patatine fritte degusterà, infatti, un prodotto made in Padova. Favazza è uno dei giovani agricoltori selezionati da McDonald’s nell’ambito del progetto “Fattore Futuro”, e nello specifico con riferimento alla filiera delle patate. Grazie a questo risultato, per il prossimo triennio l’imprenditore padovano fornirà al colosso dell’Illinois le patate che verranno utilizzate - grazie ad un accordo con il produttore austriaco Lamb Weston - per la produzione delle patatine fritte servite da McDonald’s.

«Sono venuto a conoscenza del concorso e ho deciso di partecipare» spiega Favazza (papà veronese, sposato con due figli) titolare dell’azienda agricola con terra a Montagnana, Borgo San Marco, Urbana e nel Veronese. «Si tratta di una grande opportunità, McDonald’s è una multinazionale ma ha grande attenzione per la qualità e i prodotti locali». Il progetto “Fattore Futuro”, nato con l’obiettivo di accompagnare e aiutare i giovani agricoltori nello sviluppo delle proprie aziende, ha ricevuto il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf). I 20 imprenditori selezionati per entrare a far parte dei fornitori italiani di McDonald’s sono stati scelti tra oltre 130 candidati con meno di 40 anni e con un progetto di innovazione e sostenibilità per la propria azienda. Sette le filiere coinvolte: carne bovina, carne avicola, pane, insalata, patata, frutta, latte.

Favazza è stato scelto per l’innovazione dell’irrigazione a goccia che consente un uso più efficiente dell’acqua e ne evita lo spreco. Questa tecnica, ancora poco diffusa nella coltivazione delle patate, garantisce un risparmio energetico del 50%, un risparmio idrico dal 30% al 50% e un aumento della qualità sia del prodotto sia del lavoro. «Senza considerare» aggiunge Favazza che l’ha introdotta nel 2012 «che bagnando solo le radici e non la pianta si riduce anche il rischio di malattie della pianta». Ogni anno l’azienda di Montagnana dedica 12 ettari alla coltivazione di patate per l’industria della trasformazione e 10 ettari per il consumo.

Matteo Marian

m.marian@mattinopadova.it

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