PaTreVe, Zaia si tira indietro: «Non tocca a noi decidere»

VENEZIA. «Non tocca alla regione Veneto prendere decisioni sull’allargamento della città metropolitana di Venezia anche a Padova o a Treviso». A dirlo il presidente della Regione, Luca Zaia. «Non abbiamo nessuna competenza in merito», ha detto, rispondendo così al ministro Patroni Griffi che invita la Regione a prendere una decisione sulla prospettiva di una grande città metropolitana, fra Venezia e Padova, assicurando che il Governo si comporterà di conseguenza.

Il ministro infatti non pare aver particolarmente gradito la presa di posizione della Regione inviata a Roma la settimana scorsa, in cui sostanzialmente si invitava l'esecutivo a lasciare tutto così com'è: "Non potevamo imporre la creazione della città metropolitana Venezia-Padova con un dicktat - ha spiegato - La Regione deve esprimere la sua volontà".

Ma il governatore leghista ribatte: «Piuttosto invito il Governo e in particolare il ministro Patroni Griffi a spiegare, finalmente, che cosa intende per città metropolitana, quali competenze vuole assegnarle e, di conseguenza, i relativi trasferimenti - afferma Zaia -. Fino ad oggi non l’ha fatto e i cittadini non capiscono di fronte a quale nuova istituzione si trovano, per cui non sanno neppure dare una corretta valutazione. In queste condizioni di indeterminatezza, come potremmo prendere una qualsivoglia decisione?».

La risposta di Patroni Griffi: "Basta leggere il decreto legge". «Concordo con il presidente Zaia sul fatto che la Regione Veneto non abbia alcuna competenza a imporre la città metropolitana tra Venezia e Padova. Se Padova e altri Comuni chiedono di aderire alla Città metropolitana di Venezia, il Governo chiederà l’avviso della Regione come prevede l’art 133 Costituzione. Quanto a funzioni e risorse delle città metropolitane, esse sono indicate all’articolo 18 della legge di spending review». È quanto replica il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi.