Paura in Clinica ostetrica, bimbo salvato in extremis

Il professor Erich Cosmi era fuori servizio ed è stato richiamato in ospedale «Ho dovuto buttare via il vestito nuovo, ma è bello aver salvato una vita»

PADOVA. Miracolo in sala parto della Clinica ostetrica. Un bambino del peso di 4 chili e mezzo, giunto ormai alla quarantunesima settimana, è stato salvato in extremis da una delle più gravi emergenze in ambito ostetrico: la distocia di spalla. Il travaglio della madre, una profuga di origini nigeriane, era terminato. La testa era uscita ma il resto del corpo era rimasto incastrato a causa delle spalle troppo larghe. Erich Cosmi, professore associato, presente in clinica ma non inserito nel turno di sala parto, è accorso e con una manovra è riuscito a salvare il bambino. «Ho dovuto buttare un vestito appena comprato ma ho salvato una vita. Questa è la nostra missione», conferma il medico.

È successo giovedì tra le 11.30 e mezzogiorno e l’iter seguito prima di arrivare all’emergenza sarà esaminato attentamente per capire se è stato compiuto qualche errore.

La donna in gravidanza era ormai giunta alla quarantunesima settimana e già da tempo nella sua cartella clinica si faceva riferimento alle dimensioni importanti del feto. Un professore della Clinica ha indotto il travaglio, allontanandosi però subito dopo per la fine del turno di lavoro. Sono subentrati poi altri due colleghi ma la situazione è rapidamente precipitata nel momento in cui il feto è rimasto incastrato.

La distocia di spalla è un’emergenza ostetrica in cui la fuoriuscita delle spalle necessita di particolari manovre di assistenza dopo che sono stati effettuati delicati tentativi di trazione della testa verso il basso.

Cosmi è stato chiamato anche se non di turno in sala parto proprio per la sua competenza di fronte a simili urgenze. Intorno a lui c’erano colleghi e infermieri con il fiato sospeso. Fortunatamente la situazione si è risolta nel giro di pochi minuti.

Il bambino ora è ricoverato in Patologia neonatale, è intubato ma sta bene.

e.ferro@mattinopadova.it

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