Pazienti sedate e violentate, altri tre casi

padova. Altre tre donne sarebbero cadute sotto le grinfie dell’ex infermiere del reparto di Neurologia dell’ospedale di Padova, Cristian Emil Corneanu, romeno di 41 anni, sposato e arrestato il 4 gennaio scorso nel reparto dove lavorava da circa quattro anni dopo aver violentato una paziente sedata. O meglio, che lui stesso aveva sedato per renderla incosciente.
Si tratta di due padovane, una giovane di 20 anni e un’altra di 30 anni e una di donna di origine rumena, anche lei sulla trentina. Tutte e tre hanno sporto denuncia nei confronti dell’infermiere. Le donne, all’epoca dei fatti pazienti del reparto di Neurologia, una delle eccellenze della sanità padovana, sostengono di essere state accarezzate e palpeggiate dall’uomo, che però su di loro non sarebbe riuscito a consumare una violenza completa.

Le tre donne infatti non sarebbero state completamente sedate, come invece la giovane cinese violentata a dicembre, ma erano solo parzialmente incoscienti.
L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Giorgio Falcone, non si è ancora conclusa. Proprio in questi giorni il legale di Cristian Emil Corneanu, l’avvocato Gian Mario Balduin, ha chiesto che il suo assistito venga sottoposto a una perizia psichiatra. Perizia che verrà condotta dallo psichiatra Alessandro Marcolin, ex direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Usl 13 di Dolo-Mirano.
La perizia ha lo scopo, infatti, di accertare se l’infermiere, attualmente rinchiuso nel carcere veronese di Montorio, sia mentalmente infermo o meno. Finora è stata eseguita solamente una perizia criminologica, effettuata dagli specialisti Immacolata Giuliani e Fabrizio Mignacca, che avevano evidenziato la presenza di probabili problemi psichiatrici, senza dubbio da approfondire.
Ecco allora la necessità di una seconda perizia, quella psichiatrica. La vicenda dell’infermiere e delle sue perversioni era iniziata a dicembre, quando una paziente si era sentita violata e aveva sporto denuncia. I carabinieri del Nas avevano piazzato microspie e telecamere nelle stanze delle degenze di Neurologia. In questo modo erano riusciti a scoprire ciò che faceva Corneanu. Nelle immagini che inchiodano l’infermiere lo si vede infatti entrare nella stanza in cui era ricoverata una paziente cinese di 58 anni. Si vede che le somministra un sedativo per via endovenosa e poi che si infila nel suo letto, appropriandosi del suo corpo inerme.
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