Pazzi per le figurine «Qualcuno mi vende Cristiano Ronaldo?»

«Chi ha il doppione di Cristiano Ronaldo?»; «Tu ce l'hai?»; «Quante figurine vuoi per cedermelo?». Mazzetti di stickers passano di mano in mano, sono scrutate, studiate, memorizzate. E' la raccolta calcio Panini bellezza, intramontabile passione italiana, passata di generazione in generazione con caparbia e soprattutto una cocciuta “fede”.
album da completare
E così la classe Duemila, quella 2.0, quella che fa colazione con l'I-pad e va a letto con l'I-phone, è tirata dentro questo gioco dei “maniaci delle figurine” da papà e zii che non si arrendono a non completare l'album della stagione calcistica in corso. Quest’anno la collezione comprende 734 figurine con la serie A di calcio, la serie B e un po’ di serie C, serie D e calcio femminile.
Vien da sé che l'iniziativa promossa da Banca Intesa San Paolo, filiale di Prato della Valle, ha fatto centro con la collaborazione della Panini edizioni: un’idea semplice, invitare le famiglie a scambiarsi le figurine nella sede dell'Istituto di credito. Che la banca non è solo quattrini e investimenti, ma un «luogo d'incontro», azzarda Dario Fumi, direttore d'area. Le famiglie sono venute da tutta la provincia, qualcuno perfino da Verona e da Treviso.
«Volevamo dimostrare che si può entrare in banca anche per divertirsi - riferisce Gilberto Martellato, direttore - ed oggi, con più di 500 persone intervenute e migliaia di figurine, diciamo che ci siamo proprio riusciti». Al suo interno la banca è quasi irriconoscibile, l'aria è di festa grande; appartati i collezionisti, fuori lo scambio duro, popolare.
La raccolta del prof
C'è Nicola Scigliano, prof di Meccanica termica all’istituto Bernardi con il figlio Rocco, quasi 16 anni. A Rocco, juventino, della raccolta non gliene importa quanto al papà: il rapporto è spiritosamente capovolto e tocca a Rocco vigilare che il babbo non si lasci troppo trascinare dalla bramosia di mettere le mani su qualche figurina mancante.
«Sono tifoso del Sassuolo», parte in quinta Nicola, occhi azzurri e simpatia meridionale, «perché Domenico Berardi è il cugino di mia moglie. Ma tifo anche per il Cosenza perché sono originario della Calabria». Insomma un gran pentolone di affetti, nostalgie e sport. Nicola d’altronde è super organizzato: «Non bisogna portarsi dietro l'album a incontri come questo, che poi si sciupa», spiega, «basta un foglio con i numeri delle figurine mancanti e dei doppioni».
Più papà che figli?
Si vede proprio che è un veterano: «Ormai gli album li colleziono, faccio la raccolta da quando ero bambino. Ho un album del 1971 completato, pensi che quello del 1961 è stato venduto per 50 mila euro. Io vado anche ai raduni organizzati in tutta Italia: il prossimo lo fanno sabato e domenica a Bologna». Accanto Denis Maniero e il figlio Ettore. In questa corsa alla figurina è arrivato con tutta la famiglia: moglie Silvia e figlio Ettore, 5 anni e mezzo. «Lo faccio per mio figlio», assicura, mentre confronta freneticamente i suoi doppioni con quelli di Enrico Furlan e del figlio Luca, 9 anni. Ma mamma Silvia ride, ride di gusto: si capisce lontano un miglio che l'entusiasta è lui. Così anche papà Enrico, tanto più che in famiglia si consuma una vera “tragedia”: «Io sono interista», dice e poi sussurra in un fiato, «ma Luca è juventino». Potere di Cristiano Ronaldo.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova