Per i numeri civici non in regola multe di 50 euro
CAMIN. Attenti al numero civico del condominio o della casa singola dove si abita. Dal primo gennaio, in base alla nuova normativa nazionale recepita dal Comune già alla fine del 2012, è scattata la tolleranza zero nei confronti di chi non rispetta, sino in fondo, le nuove regole. I vigili, a partire da Granze di Camin, stanno girando per i diversi quartieri della città. Laddove il numero civico non è stato collocato in modo regolare, scatterà una multa che, in media, sarà di cinquanta euro. Sanzioni che, all’interno dei grandi palazzi, dovranno essere pagate da tutti i proprietari di ogni singolo appartamento. In pratica, in un condominio dove vivono trenta famiglie ed è segnalato all’esterno da un numero civico non in regola, scattano trenta multe.
«Sino ad oggi non abbiamo erogato alcuna sanzione», spiega Erminia Aziani, capo settore della Numerazione Civica, «ma abbiamo già iniziato i primi controlli a partire dall’abitato di Granze. Ricordo che la scritta del numero civico deve essere ben visibile 24 ore al giorno. Ossia anche di notte. Per forza di cose il numero, quando è buio, deve essere al minimo catarifrangente. Non è una cosa di poco conto. La visibilità è necessaria nei casi di emergenza. Ad esempio quando arriva un’ambulanza o una volante della polizia chiamata da un residente. E sia per tutte le eventuali pratiche amministrative che un ente pubblico deve svolgere nei confronti dei cittadini come nei casi in cui deve essere effettuata la verifica della residenza o del domicilio di un immigrato».
Anche l’assessore Umberto Zampieri conferma il nuovo iter amministrativo intrapreso dal Comune: «È più che giusto che i residenti si mettano in regola con le nuove normative sulla numerazione civica. Abbiamo avuto segnalazioni di irregolarità solo in alcune situazioni particolari». Intanto, anche gli amministratori di condominio hanno deciso di offrire la massima collaborazione al Comune. «È un lavoro non facile perché non tutti si sono adeguati alle nuove regole introdotte già nel 2012», sottolinea Giuseppe Parisi, esponente dell’Anaci.
Felice Paduano
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