Per il Maldura lavori in vista Il Bo vende via Beldomandi

Studi linguistici e Centro di ateneo per le biblioteche nel nuovo Beato Pellegrino Si libera la sede di Palazzo Borgherini: l’ateneo cesserà il contratto di locazione 
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - BIBLIOTECA MALDURA
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - BIBLIOTECA MALDURA

PADOVA. Una boccata d’ossigeno quanto alla necessità di spazi aggiuntivi, la possibilità di procedere a una razionalizzazione concentrando nello stesso polo il dipartimento di Studi linguistici e letterari e il Centro di ateneo per le biblioteche. Avendo, allo stesso tempo, l’opportunità di procedere con gli adeguamenti antisismici (in parte già eseguiti) a Palazzo Maldura. L’apertura del nuovo polo umanistico Beato Pellegrino, negli spazi del complesso ex ospedale geriatrico, apre a una prima importante revisione della presenza del Bo in città.

LO SCENARIO

In attesa dei recuperi degli spazi all’ex caserma Piave, della residenza Fusinato e del nuovo polo di Ingegneria in fiera al posto del padiglione 2, l’Università mette ordine alla dislocazione dei dipartimenti vedendo all’orizzonte la possibilità di non rincorrere più, anno accademico dopo anno accademico, spazi aggiuntivi per fare fronte all’aumento degli studenti. Un primo passo – anche se decisamente travagliato nel suo compimento – è quello dell’apertura del polo Beato Pellegrino. Il sito si sviluppa su un’area di 14.738 metri quadrati compresa tra via Beato Pellegrino a sud e via Vendramini a nord, il convento delle suore Elisabettine a ovest e la casa di riposo per anziani a est. Terminati i lavori di ristrutturazione e l’allestimento, lunedì prossimo entreranno i primi studenti.

cosa cambia

L’operazione chiama in causa principalmente il dipartimento di Studi Linguistici e letterari che occupava le sedi di Palazzo Maldura, Palazzo Borgherini (sempre in via Beato Pellegrino al civico 26) e di via Beldomandi. Allo stesso tempo nel nuovo polo all’ex geriatrico arriva il Centro di ateneo per le biblioteche (attualmente nelle sede di via Anghinoni)e soprattutto tutto il patrimonio che era presente nella Biblioteca Maldura e nelle altre sedi di Palazzo Borgherini e via Beldomandi. Un patrimonio imponente, riferibile prevalentemente alle aree linguistica (lingue romanze, slave e anglo germaniche), filologica, letteraria, dello spettacolo e delle scienze della formazione. In un unico edificio (il trasloco dei libri è stato effettuato nel mese di agosto) ci saranno a disposizione 356.341 volumi, 63.484 annate di periodici in formato cartaceo, 3.036 risorse elettroniche disciplinari. I volumi, tanto per dare un’idea, sono collocati su 14.000 metri lineari di scaffalature. La biblioteca si sviluppa su tre piani e due ammezzati e occupa una superficie di 4.130 metri quadrati e offre agli utenti 460 posti per lo studio e la lettura, 31 postazioni informatiche dedicate alle ricerche in rete e alla consultazione del catalogo elettronico, quattro postazioni multimediali per la visione di video e per l’ascolto della musica e uno spazio per lo studio di gruppo prenotabile dagli studenti interessati tramite app.

LA RAZIONALIZZAZIONE

Uno spazio al Beato Pellegrino lo avrà anche il Cnr – Istituto di scienze e tecnologie della cognizione che oggi occupa spazi in via Martiri della Libertà. Le aule all’ex geriatrico (17 destinate alla didattica per un totale di circa 1.400 posti e due aule informatiche) sono stati destinati all’amministrazione centrale. Aule che inizieranno a essere utilizzate da subito, e quindi da lunedì prossimo. L’allestimento dei nuovi uffici, invece, proseguirà anche a ottobre. Il dipartimento di Studi linguistici e letterari avrà tempo fino al 31 gennaio 2020 per completare il trasloco. Gli spazi di Palazzo Maldura che resteranno liberi, come detto, saranno oggetto di un intervento di ristrutturazione. All’interno dell’ex geriatrico continuerà ad avere un presidio il dipartimento di Filosofia, sociologia, pedagogia e psicologia applicata, in particolare i docenti di Pedagogia.

LE CONSEGUENZE

Palazzo Maldura continuerà a essere occupato nella parte già ristrutturata, il resto diventerà cantiere. Non è tutto qui. Perché la sede di Palazzo Borgherini, ora in affitto all’Università, verrà dismessa: il contratto di locazione dovrebbe cessare da febbraio 2020. Per quanto riguarda, invece, l’immobile di via Beldomandi, una volta totalmente liberato, sarà venduto così come previsto nel piano triennale degli investimenti 2019-2021. Se le lezioni al Beato Pellegrino prenderanno il via lunedì prossimo, i trasferimenti dei dipartimenti interessati – secondo quanto è stato definito – dovranno terminare entro il 31 gennaio 2020. Nell’arco di quattro mesi, quindi, la prima parte del risiko sarà completata. Poi si entrerà nel vivo del progetto Piavefutura con la realizzazione del campus delle scienze sociali ed economiche nella ex caserma. —

Matteo Marian

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