Per scovare i tumori al colon c’è l’intelligenza artificiale

La Gastroenterologia dell’ospedale Sant’Antonio dell’Azienda Ospedale Università di Padova, è la prima in Veneto e la seconda in Italia ad avere installato in Endoscopia digestiva un sistema di Intelligenza artificiale. Il modulo Cad-Eye è una tecnologia innovativa che aiuta il gastroenterologo endoscopista a individuare i polipi del colon e a caratterizzarli fornendo informazioni aggiuntive a quelle usualmente viste dal medico. È un occhio in più.

Questa nuova strumentazione dice, con attenzione costante, dove sono i polipi, di che tipo sono e che probabilità hanno di diventare o essere già tumori. «Il cuore di questa tecnologia è un algoritmo di “deeplearning” che viene attivato durante la colonscopia senza interferire con le immagini o l’attività del medico che durante l'esame ha il supporto di un occhio tecnologico» spiegano la direttrice della Gastroenterologia e Franca De Lazzari e il responsabile dell’Endoscopia digestiva Erik Rosa Rizzotto. «Quando il modulo di intelligenza artificiale individua un’anomalia della mucosa del colon lancia un segnale acustico ed evidenzia l’area interessata attirando così l’attenzione del medico».

L’intelligenza artificiale consente quindi di identificare e classificare anche piccoli polipi o lesioni che potrebbero sfuggire alla visione umana. L’applicazione dell’intelligenza artificiale è un aiuto costante per identificare il maggior numero di lesioni pre-tumorali o tumorali che vengono subito asportate e analizzate. «L’asportazione delle lesioni polipoidi» sottolineano gli specialisti, «previene lo sviluppo del tumore e riduce il rischio dei pazienti di ammalarsi di cancro del colon-retto». Sono già una quarantina i pazienti trattati con la colonscopia supportata dall’Intelligenza artificiale. —



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