Piazzola, addio all’asilo nido del 1957: sarà rifatto sullo stesso luogo

Ruspe in azione sullo storico “Primi Passi” non senza la commozione di chi ci è cresciuto. Al suo posto una struttura antisismica

PIAZZOLA. Ruspe in azione sullo storico asilo nido “Primi Passi” di via dei Contarini.

Nei giorni scorsi l’edificio, dove sono state svezzati centinaia di bambini, è stato demolito, non senza commozione per i piazzolesi che lo hanno sempre considerato come un importante punto di riferimento per le famiglie.

Al suo posto sorgerà una nuova struttura antisismica e ad “energia quasi zero”.

«Sono stati valutati attentamente i costi/benefici dell’intervento» spiega il sindaco Valter Milani «e la giunta ha ritenuto opportuno procedere con la demolizione e ricostruzione della scuola, in quanto l’adeguamento sismico sull’attuale edificio risultava eccessivamente oneroso rispetto ai vari benefici e alle migliorie che si otterranno invece con la ricostruzione. È un’opera importante per garantire la qualità di un servizio prezioso di conciliazione de tempi vita e lavoro dei genitori con una serie di percorsi innovativi come il bilinguismo precoce».

L’opera verrà a costare 975mila euro ed ha ottenuto un contributo dalla Regione del Veneto di euro 498. 262, 19. I lavori sono stati assegnati al Raggruppamento Temporaneo di Imprese, composto dalle ditte Brenta Lavori di Vigonza e Giesse Elettroimpianti di Legnaro, che si è aggiudicato la gara.

«La nuova scuola sorgerà sullo stesso sedime», spiega l’assessore ai lavori pubblici Igor Callegari, «altrimenti saremmo stati esclusi dal bando regionale. Il progetto, studiato in base alle richieste dell’ente gestore attuale (l’Ipab Spes di Padova) nonché quelle dell’Usl 6, prevede una superficie netta di 510 metri quadrati suddivisa in vari spazi moderni e colorati in considerazione dei piccoli utenti che saranno accolti».

Sorto nel 1957, l’asilo nido Primi Passi di Piazzola è una delle prime strutture dell’Alta pensata per offrire un servizio pubblico socio-educativo per i bambini da 3 mesi e i 3 anni. Fino al 1975 è stato gestito dall’Onmi (Opera nazionale maternità e infanzia), poi dal Comune, che ne è titolare ma ha affidato la gestione alla Spes (Servizi alla persona educativi e sociali). Ora i bambini sono accolti in altre strutture del territorio, ma già dal prossimo settembre potranno tornare nella nuova scuola capace di accogliere fino a 60 piccoli utenti. ––


 

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