Pioggia di “centini” al Newton-Pertini E per 5 c’è la lode
CAMPOSAMPIERO
Pioggia di "100" alla maturità 2020 del "Newton-Pertini". Sono infatti ben 38 i diplomati con il massimo dei voti su 278 maturi in 15 classi; e di essi ben cinque sono usciti con la lode a fronte di un unico non diplomato.
Un risultato positivo per l'istituto superiore di via Puccini guidato dalla dirigente Chiara Tonello e conseguito nell'anno più difficile per la scuola italiana, troncato a metà dall'esplosione del virus a fine febbraio. «I nostri studenti» commenta la dirigente, «hanno affrontato seriamente questa prova, presentandosi preparati e decisi a dare il meglio di se stessi, supportati a distanza, in questi ultimi mesi, con grande sforzo, dai loro docenti; i risultati lo confermano pienamente» commenta Chiara Tonello. La classe migliore dell'istituto è stata la 5A1 del liceo scientifico con ben 7 centini: Chiara Bellosguardo, Giovanni Boato, Rina Kelmendi, Valentina Malvestio (con lode), Anna Roncato Camilla Schiavon e Riccardo Simonetto. A seguire la 5B scientifico con cinque centini: Stefano Bastianello, Andrea Della Fazia, Alessia Huang, Riccardo Rettore e Sara Tonazzo (con lode). Lodevoli anche la 5B4 e la 5A4 del liceo linguistico con quattro centini a testa: Valentina Bernardi, Sara Ceccato, Ilaria Costaglia Sara Marino, Giulia Berton, Beatrice Visentin, Gloria Zanellato (con lode) e Alessia Zorzi. La 5C2 del liceo scienze umane ha sfornato tre ragazze con il massimo dei voti, Alessandra Bragagnolo, Francesca Brugnoli e Serena Ferri, mentre le altre classi si sono distinte con due "cento": Alessandro Pietrobon e Michele Veneziani (5A3 ITI), Ndeye Arame Ndiaye e Anna Trevisan (5D ITC), Alice Levarato ed Ehite Gottardello (5A2 Lsu), Alessandra De Rossi e Giulia Sella con lode (5D liceo scientifico), Filippo Perazzolo e Damiano Zampieri con lode (5C ITI), Mattia Ceron e Nicola Mattara (5B3 ITI), Giada Dario e Matilde Turato (5BLS Lsu), Daniele Perin della 5E scientifico. «Il clima di questi esami - conclude la dirigente - è stato surreale, senza voci, capannelli ed attese dei compagni ma con i candidati che si presentavano al colloquio da soli». —
FrA.Z.
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