Pioggia di polemiche sulle dieci sofore tagliate dal Comune

ESTE. Pochi argomenti, in città, hanno di recente scatenato una simile levata di scudi. Non si contano le condanne delle ultime ore – da minoranze politiche e associazioni – per il taglio di dieci sofore lungo viale Fiume. Nel generale “piano del verde” voluto dalla giunta di Roberta Gallana, un intervento massiccio è stato previsto per il lungo viale alle porte del centro storico, dove trova dimora una cinquantina di alberi: dieci storiche sofore sono state rimosse e al loro posto ne verranno piantumate altre otto. Guardando la relazione tecnica allegata al piano (firmata dal dottore forestale Sergio Sgrò), emerge come queste piante fossero in grande maggioranza in uno stato fitosanitario molto grave, tanto che gli abbattimenti, le sostituzioni e le potature non si limiteranno a questo intervento. Eppure le condanne sono arrivate unanimemente, a partire dal Pd di Este: «Le antiche sofore salvate dall’amministrazione Piva nel 2014, che impose di deviare il tracciato della fognatura che veniva rinnovata dal Cvs proprio per salvare le sofore, sono cadute dietro la mannaia sconsiderata di questa amministrazione che disprezza l’ambiente e la storia della città. Dovranno dirci questi eccelsi tecnici se c’erano ragioni imprescindibili per violentare in questo modo la città». «Quello che non ha fatto il nubifragio del 2014 lo ha fatto in questi giorni l’assessore ai Lavori pubblici Serena Biancardi», è l’attacco invece delle Civiche d’Este. Aggiunge Este Sicura: «Ci sono piante che hanno un valore intrinseco che va oltre l’aspetto botanico e ambientale: le sofore di viale Fiume sono, anzi erano, questo tipo di piante. Questo valore è andato perso, al di là di ogni altra pianta che troverà la sua collocazione. Auspichiamo che gli interventi effettuati e quelli in programma trovino una “riparazione” in un aumentato numero di piante messe a dimora». Il M5S parla invece di «vero e proprio delitto contro il patrimonio verde di Este e la natura in generale», si allarma di fronte al futuro abbattimento di altre 17 piante e bolla come “bufala” la necessità di tagliare le sofore per la loro precaria salute. C’è poi la condanna de L’Altra Este («che spreco di verde, di bellezza, di paesaggio, di storia, di energia e di denaro pubblico inutili vi è in questo sterminio di alberi cittadini? »), che ricorda altri intervenuti dubbi in questo settore da parte del Comune, e di Legambiente Este («Vergogna! Siamo stupefatti e addolorati per la strage di alberi e preoccupati per altri tagli») che ha depositato in Comune una richiesta di informazioni sul piano di abbattimento e sulla sostituzione delle piante. Il sindaco Gallana e l’assessore Biancardi sono convinte della bontà dell’intervento, sia per preservare il valore naturalistico dell’area, il pregio ornamentale di queste piante, la tradizionale conformazione della via ma anche per poter rimettere mano ai disastri compiuti dalle radici di questi vecchi alberi a strade, marciapiedi e posti auto.
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