Piove di Sacco, popolazione in crescita ma immigrati in calo

PIOVE DI SACCO. Quota ventimila in vista. Attualmente sono 19.780 i residenti in città. Grazie a una crescita lenta ma costante Piove di Sacco si appresta così a tagliare presto il simbolico traguardo. A leggere i numeri delle statistiche sulla popolazione molte sono le riflessioni che si possono fare. I dati raccontano di una città che dal 1970 ha visto, per esempio, una crescita di poco più 4 mila abitanti. La maggioranza sono donne che superano di quasi un migliaio i maschi. Il saldo tra nascite e morti negli ultimi cinque anni, dopo il baby boom degli anni 2009 e 2010, è stato sempre negativo.
Nell’ultima annata, a fronte di 174 nascite (91 maschietti e 83 femminucce), ci sono state 228 dipartite, di cui 124 donne. Un dato in linea con quello del Veneto e della Saccisica, che si attesta su un tasso di invecchiamento del 138%. Il numero di famiglie è però arrivato a 8.119, quasi il doppio rispetto al 1980, in continua crescita, segnale di un tessuto sociale fatto da sempre più single e coppie con al massimo un figlio. Qual è la capienza massima per la città? «Per quanto riguarda la possibilità di crescita» dice il sindaco Davide Gianella «con circa 1.200 unità immobiliare sfitte, calcolando un nucleo medio di 2,5 abitanti, significa che potenzialmente la città può ospitare altri 3 mila abitanti».
C’è un motivo perché tanti immobili, gran parte dei quali nuovi, continuano a rimanere vuoti? «Una pianificazione urbanistica sbagliata» specifica il sindaco «ha portato in alcuni contesti a un’eccessiva cementificazione, figlia della bolla del mattone. Perciò abbiamo invertito la rotta sulle lottizzazioni. Solo gli immobili un po’ diversi, con servizi e verde, sono stati poi occupati. Piove continua a tenere un valore piuttosto elevato nel mercato, nettamente superiore rispetto ai comuni vicini, e coppie giovani preferiscono andare a vivere in un comune limitrofo, approfittando comunque dei nostri servizi, come le scuole. Di contro, sicuramente il centro storico, per la tipologia d’immobili che per questioni anagrafiche e di comodità, è maggiormente abitato da persone di una certa età. Non posso negare di essere felice che siano le famiglie a scegliere Piove, ciò premia la riqualificazione strutturale e sociale in atto. Non è una città dormitorio è inserita fra i primi 50 "borghi felici" per benessere interno lordo in Italia. Meglio una crescita lenta ma armonica» afferma Gianella «che rapida e fatta male».
Capitolo immigrati. Oggi sono 2.240, poco più dell’11% del totale. Nel 1995 se ne contavano 76. Dopo un decennio di ingressi, nell’ultimo quinquennio la quota si è più che stabilizzata, segnando anche una piccola flessione. I motivi? Alcuni hanno ottenuto la cittadinanza italiana (nel 2015 ben 122), altri invece, a seguito della crisi economica e della perdita del lavoro, hanno lasciato la città.
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