Piove, la cura di Gianella fa scuola alla Bocconi

Il sindaco all’università per spiegare la strategia di riorganizzazione dell’ente Dalle indennità ai premi, così il Comune in pochi anni è diventato virtuoso
Di Elena Livieri

PIOVE DI SACCO. Il sindaco di Piove indosserà per un giorno i panni del docente all’Università Bocconi di Milano: domani mattina Davide Gianella porterà una testimonianza diretta da amministratore sul tema della valutazione dei dirigenti e performance nella pubblica amministrazione, nell’ambito di una serie di incontri promossi nella prestigiosa università nel corso di Management nella pubblica amministrazione. Un bel passo in avanti per un Comune come quello di Piove che solo due anni fa vedeva l’allora sindaco Sandro Marcolin costretto a denunciare l’ente stesso alla Corte dei Conti per lo sforamento del fondo produttività, cioè dei soldi destinati alle indennità accessorie del personale. Ed è proprio dalla soluzione della questione legata alle indennità del personale formulata dal sindaco Gianella insieme al vicesindaco Lucia Pizzo, assessore con delega al Personale, che è nato l’interesse “accademico” sul nuovo corso dell’amministrazione di palazzo Jappelli.

«La docente che mi ha invitato alla Bocconi», conferma il sindaco, «mi aveva contattato all’epoca, manifestando interesse per il percorso intrapreso nella riorganizzazione dell’ente. Oltre alla soluzione della questione indennità», sottolinea Gianella, «che fra le altre cose ha visto i dirigenti rinunciare al loro premio per contribuire a ripianare i conti e consentire il pagamento delle indennità arretrate ai dipendenti, interessa la revisione della pianta organica, in particolare per la riduzione del numero di dirigenti, con 200 mila euro annui di risparmi per il Comune. Traguardo a cui si è arrivati sfruttando le norme della spending review. Siamo stati uno dei pochi Comuni in Italia a farlo». Davanti agli studenti della Bocconi Gianella dovrà illustrare anche i nuovi criteri di valutazione dei dirigenti adottati dal Comune: «Abbiamo nominato un nuovo nucleo di valutazione indipendente, formato da uno psicologo, una dirigente dell’Inps e una giovanissima economista», spiega il sindaco, «e insieme abbiamo definito i criteri di valutazione, inserendoli in una griglia di indicatori che, sulla base di obiettivi precisi prefissati, tiene conto del livello di raggiungimento degli stessi, il contributo nella performance generale dell’ente, capacità organizzativa, efficienza del personale e capacità di valutazione differenziata dello stesso. È un sistema oggettivo per determinare chi lavora bene e chi no: abbiamo voluto così avviare un percorso non punitivo ma premiale».

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