Più Chen che Pavan: nella classifica dei cognomi padovani irrompe la Cina

In città trionfano gli Schiavon, seguiti da Rampazzo e Varotto. Tra i nomi di battesimo non si rende onore al Santo, vince Andrea 

PADOVA. Se vi chiamate Andrea Schiavon non correte certo il rischio di sentirvi originali a Padova. Così come le tante Maria Rampazzo che passeggiano sul Liston. Ma la città sta cambiando e oggi si trovano più Chen che Pavan. E anche se il cognome è tronco, non si tratta certo di un “casato” veneto. Quanto piuttosto l’esempio della penetrazione dell’immigrazione orientale in città.

Chen infatti è il ventunesimo cognome più diffuso in città, secondo il report statistico elaborato dal Comune. Alla posizione numero 32 poi si posiziona un’altra grande famiglia orientale, quella degli Hu (che sono 252 a Padova). Più staccati i Lin (76esimo posto con 171 persone) e gli Zhou (84esimo posto con 166 persone).

Cognomi padovani

Anche se non dell’estremo oriente, anche per i padovani è possibile rintracciare un’origine ad est. Lo testimonia il cognome più diffuso in città, che stacca nettamente gli altri: è Schiavon, che conta oltre 1.200 “portatori” a Padova. L’etimologia porta al termine “sclavoni” che indicava gli slavi, i croati e gli albanesi giunti sulla costa adriatica. Una serie di gruppi familiari che attorno all’anno 1000 (e fino al 1300) si sono insediate in Italia.

Al secondo posto in città c’è Rampazzo, un cognome che pare avere un’origine toponomastica, derivante da un soprannome originato dalla frazione omonima del comune di Camisano Vicentino, probabile luogo d’origine dei capostipiti. Seguono poi alcuni dei cognomi che maggiormente ricorrevano (riempiendo pagine e pagine) negli elenchi telefonici della città: Varotto, Carraro, Paccagnella, Rossi, Mazzucato.

I nomi più diffusi

Padova però non rende onore al suo Santo. Il nome di battesimo più diffuso in città è curiosamente Andrea che conta 2.679 persone, seguito da Marco con 2.417 persone e poi da un altro santo venerato in tutto il mondo, quel Francesco da cui ha preso il nome anche Papa Bergoglio. Però, sempre restando in tema religioso, Antonio si trova solo al settimo posto per diffusione in città. Così come all’undicesimo posto c’è Luca (in 1.567 padovani si chiamano così) che con Padova ha un legame particolare visto che lo scheletro di San Luca si trova nella basilica di Santa Giustina in Prato della Valle.

Passando ai nomi femminili si va sempre sul classico, con Maria al primo posto (2.727 persone). Seguito da Anna, Francesca e Elena. Non entra tra i primi 30 nomi più diffusi in città Giustina, martire e patrona della città.

Altra curiosità: il primo (e unico) nome “composto” nella classifica dei più diffusi in città è Anna Maria, al quattordicesimo posto con 908 “utilizzatori”.

Le scelte dei genitori

Il report statistico di Palazzo Moroni offre anche la possibilità di osservare come nel tempo sono mutate le scelte dei genitori rispetto ai nomi da assegnare ai propri figli, sulla base di quattro classi di età (nati nel 1928, nel ’58, nell’88 e nel 2018). La situazione è più semplice tra le donne: dal Ventennio al dopoguerra a Padova si usava soprattutto Maria come nome femminile. Mentre dagli anni ’80 in poi primeggia esclusivamente Giulia. Anche se più recentemente si usano nomi meno comuni come Camilla, Ginevra e Matilde.

Tra gli uomini le scelte sono molto mutate nel tempo: nel 1928 i padovani chiamavano il loro figlio maschio Antonio, in onore del proprio Santo. Ma già nel 1958 Antonio scende al quinto posto tra le scelte, lasciando la vetta a Roberto. Nel 1988 primeggia Andrea, il nome appunto più diffuso in città. Ma nel 2018 cambia tutto: oggi vanno per la maggiore Leonardo, Alessandro e il più classico Pietro. —

Claudio Malfitano

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova