Plebiscito, è inquinato il terreno dei parcheggi

L’indagine ambientale trova arsenico e idrocarburi nell’area di via del Bigolo Sarà necessaria una bonifica: continuano a lievitare i costi per il nuovo stadio
Di Claudio Malfitano
MALFITANO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - LAVORI ALLO STADIO PLEBISCITO
MALFITANO - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - LAVORI ALLO STADIO PLEBISCITO

Arsenico e idrocarburi: è inquinato il terreno su cui dovranno sorgere i parcheggi del nuovo stadio Plebiscito. È quanto emerge dall’indagine ambientale preliminare effettuata il 29 giugno scorso dalla SirGeo sec srl, azienda padovana incaricata dall’amministrazione. Una prima relazione sulle caratteristiche del terreno è stata consegnata a Palazzo Moroni lo scorso 12 luglio e mai resa pubblica.

L’inquinamento più grave è quello da idrocarburi, derivante probabilmente dalla presenza dei vicini distributori di carburante. Il livello di idrocarburi C12-C40 rilevato con «estrazione tramite agitazione e purificazione eseguita mediante Florisil» è stato di 96,4 microgrammi per chilogrammo di terreno, mentre il limite di legge è 50. In pratica il doppio del consentito.

Per quanto riguarda l’arsenico invece il valore rilevato è di 24 microgrammi che va rapportato a due soglie di legge. Quella più restrittiva è di 20 mentre quella più permissiva è di 50. Nelle conclusioni della relazione, firmata dal geometra Devi Fincato, si chiarisce come l’alta presenza di arsenico sia «probabilmente da considerarsi come valore di fondo naturale pedo-geochimico dell’unità fisiografica-deposizionale del Brenta». Insomma un valore che non preoccupa e che non pone ostacoli ai lavori.

Diverso è il caso degli idrocarburi. È proprio il geologo a chiarire che un valore doppio rispetto al limite di legge è «di origine antropica», cioè umana. «Tale valore potrebbe essere legato alla presenza di eventuali fonti di pressione ambientale non segnalate in fase di indagine ambientale».

È un problema e un ostacolo ai lavori, anche solo per la realizzazione dei parcheggi: «Se ne consiglia un eventuale approfondimento e, qualora necessario, la pedissequa osservanza dei dettami normativi». E la legge prevede la necessità di una bonifica, che l’amministrazione può poi farsi ripagare, come responsabilità civile e penale, da chi ha provocato l’inquinamento del suolo.

L’area oggetto dell’indagine ambientale è quella tra via del Plebiscito e via del Bigolo, dove secondo il progetto esecutivo, elaborato dall’architetto Marco De Poli e dall’ingegner Pierdavide Scambi, dovrebbe sorgere il parcheggio sud della nuova «Patavium Arena», quello riservato ai tifosi locali.

Il progetto esecutivo è stato approvato dalla giunta lo scorso 21 giugno e prevede una spesa di quasi 2 milioni di euro. Spesa che si pone al di fuori dei 3 milioni già previsti per la realizzazione del primo stralcio dell’adeguamento dello stadio al calcio professionistico. E nel quadro economico del progetto dei parcheggi non è stata prevista alcuna spesa per le bonifiche. I costi per il Plebiscito dunque continuano a salire.

c.malfitano@mattinopadova.it

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