Pochi clienti e sfratto per morosità, il sexy bar chiude i battenti

PADOVA. Alla fine hanno avuto la meglio le proteste dei residenti di Brusegana, tra cui tantissimi anziani, le cui voci erano state portate in consiglio comunale da Gianni Berno, del Pd e in Consiglio di Quartiere dal presidente leghista, Fabrizio Boron.
Da venerdì sera luci spente, per sempre, davanti e dentro il sexy bar La Clotze, che era stato aperto, il 15 novembre 2013, dal napoletano di Agerola, con vent’anni di esperienza come pizzaiolo ad Udine, Aniello Apuzzo e dalla giovane rumena Brenda in via Eulero 24, nel rione Brentelle.
I titolari hanno ricevuto lo sfratto esecutivo, per morosità e già venerdì mattina è stato effettuato lo sgombero delle attrezzature e delle suppellettili, che si trovavano all’interno del locale. Negli stessi spazi, dove prima c’era una birreria, La Clotze aveva aperto i battenti il 15 novembre. Orario: dalle 22 alle 4. L’inaugurazione era avvenuta in un clima di spettacolo gradito dai numerosi invitati presenti all’evento.
Le sei ragazze, addette all’intrattenimento dei clienti, a cui tante persone con capelli già argentati, erano vestite con abiti sexy ed audaci, ma niente topless come, invece, era stato pubblicizzato in precedenza. Da subito i gestori hanno avuto una vita difficile nella guida del locale perché, già prima dell’inaugurazione ufficiale sono stati multati dagli uomini della task force del Comune, dell’Inps e dell’Inail, che subito sono andati a controllare se alla Clotze tutto fosse in regola dal punto di vista previdenziale e fiscale ed anche sotto l’aspetto delle autorizzazioni igienico-sanitarie.
Il titolare fece immediatamente sapere che si sarebbe messo in regola al più presto e che, comunque, non avrebbe creato nessun tipo di problema ai condomini anche perché gli interni del locale erano stati ben insonorizzati. Ma i residenti continuarono la loro battaglia perché temevano che, in poco tempo, avrebbero perso la pace notturna e che i passi carrai delle abitazioni sarebbero stati ostruiti dalle automobili dei clienti. E invece più passavano le notti e più si notava che La Clotze non riscuoteva il successo di pubblico preventivato.
Anche perché, in fondo, il nuovo locale non era un night club o una lap dance con le ragazze seminude, ma semplicemente un bar tradizionale con la sola variante delle cameriere vestite con un po’ di decolleté sulla camicia e con lunghi spacchi alle gonne. Tant’è che la chiusura del locale è avvenuta per il più banale dei motivi: per morosità causata anche dalla scarsità dei clienti che frequentavano La Clotze.
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