Polenta & Motori riapre i battenti, ripartono anche le proteste

VO'. Polenta e motori, ma anche proteste e diffide. Ad essere caldi non sono solo i mezzi che da anni sfrecciano sul tracciato di via Vo’ di Sotto, ma anche residenti e ambientalisti. Il motivo? La pista da kart della società Polenta&Motori, struttura attiva da ormai quattro anni, reduce da un lungo periodo di stop imposto dalla Provincia e in questi giorni riattivata pur con molti dubbi.
LA PISTA
Si trova in via Vo’ di Sotto, nella zona di Vo’ Vecchio, e occupa una superficie di 25 mila metri quadri che comprende sia il tracciato in asfalto che il piazzale in ghiaia per il parcheggio. Il tracciato può ospitare kart di team o privati e kart a noleggio, di quelli silenziati. La struttura è gestita dalla Polenta&Motori ed è intitolata a Riccardo Borile, 19enne di Vo’ morto nel 2009 per un accidentale colpo di fucile.

I RESIDENTI
Per le famiglie che risiedono in zona quella pista è «una violenza non più accettabile, che ha spezzato la tranquillità di questo angolo di Colli Euganei». Sulla pista, praticamente in ogni fascia oraria ad eccezione di quella attorno al pranzo, girano o hanno girato a lungo non solo kart silenziati, ma «qualsiasi mezzo privato a due o a quattro ruote: kart da competizione, moto, minimoto, scooter, auto da rally, drift. Lo testimoniano foto e video diffusi in tutti i social». Oltre al fastidioso rumore, i residenti lamentano anche l’odore degli scarichi e la presenza di pneumatici accatastati lungo il tracciato. Due raccolte firme sono state presentate a Comune e autorità competenti.
GLI AMBIENTALISTI
Legambiente e altre realtà ambientaliste ritengono quella pista uno sfregio a una delle aree più caratteristiche dei Colli Euganei, a maggior ragione se si pensa che la struttura sorge accanto all’anello ciclabile. Non a caso, a detta di Legambiente questa è considerata area limitrofa del Parco, “ostile” dunque a interventi di questo genere. Le associazioni storcono peraltro il naso contro la variante al Prg del Comune di Vo’ che ha trasformato quest’area da “agricola” a “zona per attrezzature di interesse comune”.
LA DIFFIDA
Ed è proprio sulla spinta di residenti e associazioni che sono emerse alcune anomalie rispetto all’avvio e alla gestione della pista, e non solo per la tipologia di mezzi scesi in pista: il Comune, in particolare, anni fa ha concesso le autorizzazioni senza prevedere la Valutazione di impatto ambientale (Via), attualmente in corso. E ancora: i permessi chiedevano alla Polenta&Motori di piantumare tutti lati del perimetro della pista, ma non l’ha fatto. Per questi e altri motivi la Provincia, a novembre scorso, ha inviato una diffida alla società, che ha dovuto stoppare l’attività in pista. Attività riprese lo scorso weekend, «ma con quali garanzie e quali adeguamenti? », chiedono gli oppositori dell’impianto.
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