Polo Giustinianeo, spazio al verde Giù il monoblocco e via le cliniche
Giù il monoblocco, giù le cliniche costruite in modo disordinato sulle mura, giù l’attuale vecchia pediatria. Più spazio al Parco delle Mura e alla valorizzazione della cinta cinquecentesca con l’allargamento del giardino Treves e il possibile stombinamento del Canale San Massimo. Il progetto di ridefinizione del polo Giustinianeo (all’interno del progetto del doppio polo per il nuovo ospedale) svela una forte vocazione al verde. E una migliore razionalizzazione di servizi e parcheggi rispetto alla caotica situazione odierna di via Giustiniani. È quanto emerge dai documenti di indirizzo programmatico allegati alla richiesta di Vas (valutazione ambientale strategica) che porterà poi anche alla variante urbanistica per il nuovo ospedale. Un lavoro che l’Azienda ospedaliera ha affidato alla Terre srl, società di Roberto Rossetto e Stefano Maria Doardo.
VIA IL MONOBLOCCO
Per capire come sarà la trasformazione dell’attuale area di via Giustiniani il progetto è stato suddiviso in blocchi. Il primo è quello più a ovest, dalla parte di Pontecorvo. Qui è prevista la demolizione del monoblocco, del centro cottura e dell’attuale struttura del Pronto Soccorso. Restano in piedi il policlinico e il centro Gallucci. L’area che resterà vuota è destinata a parcheggi (cronica mancanza dell’attuale ospedale) e alla riorganizzazione dei volumi tecnici minori. Mentre la nuova Torre delle emergenze, che ospiterà pronto soccorso, sale operatorie e piazzola dell’elisoccorso sul tetto, sarà ricavata nell’area tra il policlinico e via Giustiniani, con un nuovo accesso diretto dalla strada. Nell’area 2, che si trova tra l’edificio vincolate del vecchio Giustinianeo (dove resteranno gli uffici amministrativi) e l’attuale pronto soccorso, sarà abbattuta la palazzina di Radioterapia. Lasciando così spazio a una nuova “testa” per il giardino Treves: «È possibile pensare a una forma di ripristino della continuità, un tempo idraulica e ora di percorribilità e percezione, dei tracciati dei corsi d’acqua tombinati», si legge nel progetto.
IL PARCO DELLE MURA
Il vero grande spazio verde sarà ricavato grazie all’abbattimento dell’attuale pediatria. E la valorizzazione della cinta muraria dovrebbe essere completata con l’eliminazione di neurologia che oggi è al di sopra del bastione Cornaro. Giù anche l’ex lavanderia, ostetricia, e tutti i volumi presenti in una fascia larga 26 metri a partire dal ciglio delle mura (tranne la chiesetta subito ad est del bastione). In questo grande spazio (aree 3 e 4C) ci sarà solo verde e percorsi pedonali. Dal punto di vista della cinta ci sarà nuovo splendore per il bastione e finalmente «il sistema difensivo a partire dal torrione Buovo sino a via Giustiniani sarà nuovamente percepibile nella sua interezza», si legge nella relazione.
MAMMA E BAMBINO
La completa riorganizzazione riguarderà anche tutta l’area est dell’attuale ospedale. Ed è già iniziata con l’abbattimento di pneumologia per far posto alla nuova pediatria. Se il progetto otterrà il via libera (con alcune prescrizioni) della Soprintendenza quello in corso di realizzazione non sarà l’unico edificio da costruire. Serviranno anche una struttura per i reparti di ginecologia e ostetricia e un nuovo pronto soccorso infantile. “Avranno un collegamento fisico che li renda un blocco unitario e autonomo”, si legge. Vale a dire il nuovo ospedale della mamma e del bambino (area 4A). Infine la parte dove oggi c’è malattie infettive, odontoiatria, l’obitorio e alcune strutture tecniche (area 4B): lì potranno essere ricavati ancora parcheggi e volumi di servizio. Resteranno in piedi, infine, gli edifici storici lungo via San Massimo, dove oggi ci sono ortopedia, i servizi al personale, la direzione generale, il centro prelievi e la ex casa Suore. Alcuni sono anche vincolati. —
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