Praglia, i vini dei monaci conquistano i sommelier

TEOLO. All’edizione numero 52 del Vinitaly, manifestazione svoltasi alla Fiera di Verona, hanno riscosso un grande successo i vini dell’Abbazia di Praglia, ospitati nello stand della Cantina di...

TEOLO. All’edizione numero 52 del Vinitaly, manifestazione svoltasi alla Fiera di Verona, hanno riscosso un grande successo i vini dell’Abbazia di Praglia, ospitati nello stand della Cantina di Tramonte, nel lato est del padiglione della Regione Veneto.

I padri benedettini dell’abbazia (quelli dello storico motto Ora et Labora) quest’anno, nei dieci ettari di loro competenza, all’esterno ed all’interno del monastero, hanno prodotto 135.000 bottiglie. Sono sia vini bianchi, in genere a base di chardonnay e garganega, sia rossi, ottenuti con il 70% di merlot e il 30% di cabernet, con tracce di raboso.

In vetrina a Vinitaly, aperta ai visitatori e agli acquirenti, anche un dolce moscato passito giallo, il tipico fior d’arancio dei colli euganei ed una specialità di “champagne” francese, che è stato chiamato Dominus Abbas.

A Verona i vini dei monaci benedettini sono presentati al pubblico da padre Daniele Corso, lo stesso che gestisce la bottega che si trova all’interno dell’abbazia, aperta dalle 9.30 alle 12.15 e dalle 15.45 alle 19.15.

«La produzione del vino all’interno del nostro monastero c’era già nel 1200 e 1300» osserva padre Daniele «In seguito, per tutta una serie di motivi, si estinse, ma è stata fatta rinascere nel 2010 su iniziativa in particolare di padre Mauro, attuale cellario del convento (in pratica il religioso che si occupa della gestione economica dell’abbazia, ndr). Sino a pochi anni fa i pellegrini compravano solo le nostre erbe, le tisane curative, i saponi e le creme per la cosmesi. La richiesta dei vini è scoppiata solo negli ultimi anni. D’altronde il vino, dopo la raccolta in autunno, viene lavorato non solo da noi benedettini, ma anche da alcune, importanti, figure esterne, tra cui l’enologo Fabrizio. Una volta che lo hanno assaggiato, quasi tutti tornano a comprarlo perché, evidentemente, lo trovano buono soprattutto sotto l’aspetto organolettico».

I vini dell’abbazia possono essere acquistati anche on line. La spedizione, però, può avvenire solo a partire da sei bottiglie in su. Alcuni prezzi che si trovano anche su internet: vino da messa 7.50 euro, Torculus 15 euro e “champagne” Domnus Abbas 22. 90 euro.

Felice Paduano

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