Pranzo di Natale: spesa media sui 50 euro

PADOVA. Per il pranzo di Natale nei locali padovani c’è solo l’imbarazzo della scelta, con la possibilità di puntare sui "grandi classici", ma anche sulle proposte fuori dagli schemi. Sia di carne che di pesce, con prezzi per tutte le tasche. In città ci si può mettere a tavola con 45 euro a testa, in un ristorante storico come Bastioni del Moro che propone rosa di carciofi con gamberoni fritti e salsa bernese, ravioli con ricotta all’arancia e ragù di piccione, reale di vitello in porchetta con salsa al tartufo nero. Oppure Bion a Camin, per 48 euro, presenta un ricco menù nel quale spiccano il cappone e verza, la gallina padovana con crema allo yogurt, i cappellacci ai broccoli e tastasale, il filetto di noce di manzo cotto e l’immancabile cotechino. Si spendono 45 euro anche al Moretto di Mortise, per restare nel solco della tradizione con panzerotti, cappelletti romagnoli, passatelli in brodo, suprema di tacchinella con castagne e arancia fino alla selezione di bolliti.
Salendo di prezzo spicca il nuovo Bistrot 12 di via Sant’Andrea che punta sul pesce per 70 euro: mantecato con mazzancolle e spigola di mare con radicchio in agrodolce e pere sono le due proposte principali. All’Osteria dell’Angolo si può scegliere fra il menù della terra a 45 euro (speck d’anatra, risotto di zucca e tastasale, filettino di maiale) oppure il menù del mare a 55 euro (millefoglie con carpaccio di tonno, risotto con triglie di scoglio, fagotto ai frutti di mare, filettino di San Pietro in crosta di patate e vellutata di lenticchie). Natale ai sapori del mare anche Ai Navigli con tartare di ricciola fra gli antipasti, risotto tostato e mantecato con stracciatella, branzino e crema di castraure, trancio di ombrina in crosta di pane (60 euro). Al Boccadoro di Noventa Padovana è il trionfo del bollito, ovviamente dopo il risotto di cappone e verzette novelle (65 euro). Sarà il primo Natale per la Posa degli Agri che ha aperto i battenti a Polverara da pochi mesi e già si è imposto fra i gourmet. Il pranzo natalizio da 55 euro è ovviamente dedicato alla gallina con il risotto "alla sbirraglia", classica ricetta veneta, e il gallustro ripieno, senza dimenticare il brodo di cappone e l’uovo di gallina cremoso.
Per chi vuole concedersi un menù "stellato" Piergiorgio Siviero di Lazzaro 1915 a Pontelongo alterna la carne al pesce e firma piatti come la pancia di tonno rosso, nocciola e mela verde al wasaby, astice e il suo caviale con cavolo nero, marroni e bietola e molto altro per 100 euro (vini esclusi). In prima linea ovviamente la famiglia Alajmo con le proposte de La Montecchia (90 euro) per i grandi classici di Natale, fra cui la canevera di cappone e musetto con erbette amare e cavolo di mostarda, mentre al Calandrino si può pranzare alla carta oppure scegliere il menù degustazione da 75 euro. È un menù da record quello messo a punto da Luca’s a Fossalta di Trebaseleghe con una lunga serie di portate per 53 euro. Sui Colli Euganei fioccano decine di proposte nella fascia tra i 40 e i 60 euro. Il ristorante Dal Contadino a Vo contempla i piatti della tradizione: petto d’anitra, risotto al tastasale, zampone e manzo bollito, brasato di maialino (50 euro). Risotto, lasagne, cotechino, cappone e capriolo in salmì sono i protagonisti del menù de La Montanella ad Arquà Petrarca (60 euro). Al Ristorante Montegrande si pranza con 40 euro: crudo di Montagnana, soppressa nostrana con quinoa, quindi risotto mantecato alla zucca, sformato con funghi e ragù di cappone, noce di vitello, tagliata di manzo. A Torreglia scendono in campo le “Tavole Tauriliane”, tra cui La Tavolozza (50 euro), Taparo (60 euro) per l’abbinamento carne e pesce proposto anche da Ballotta (58 euro) dove i medaglioni di rana pescatrice ai pistacchi precedono il cappone arrosto, e il Pirio ((53 euro) con l’abbinata tacchinella e cotechino. Sapori caserecci e genuini all’Enoteca San Daniele con 38 euro: gnocchi di patate e rapa rossa, frittata con porro, cotechino con purè, tagliata di manzo. Scendendo in pianura l’Hostaria San Benedetto a Montagnana punta sui tortellini caserecci di sfoglia sottilissima in brodo di gallina padovana, pasticcio con zucca e faraona, filetto di vitello con finferli e cardi (58 euro). Per prenotazioni last minute, consigli e altri menù c’è il sito www.gustarepadova.it.
Nicola Stievano
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova