Prato della Valle, esasperati i gestori di locali. A Padova tutti contro la Sovrintendenza

PADOVA. Dopo lo Zairo, si allunga la lista dei locali pubblici di Prato della Valle e di piazza del Santo i cui titolari hanno ricevuto la lettera del Comune che, in base alle direttive disposte dalla Sovrintendenza, intima di modificare le strutture del plateatico.
Tra i locali interessati c’è anche lo snack-bar Isola Memmia, al civico 23 di Prato della Valle. La comunicazione al titolare del locale, Silvano Righetto, è arrivata il 30 ottobre: il gestore deve togliere la struttura sulla terrazza esterna e all’interno del plateatico possono essere installati solo ombrelloni, da smontare ogni sera. «Una decisione folle», commenta Righetto.
«Gestisco il locale da tanti anni e so che la struttura attuale risale al 1935. Non abbiamo mai dato fastidio a nessuno e la terrazza esterna, con 60 posti a sedere, ha ottenuto l’ultima autorizzazione direttamente dalle Belle Arti di Venezia nel 1992. Anche riguardo gli ombrelloni smontabili, beh è una scelta che non condivido. Il Comune e la Sovrintendenza sanno che, nei giorni di tempesta, gli ombrelloni spesso vengono divelti dal vento e rischiano di cadere sui clienti? Perché mi dovrei assumere la responsabilità anche penale nei confronti degli avventori? Anch’io sono pronto per il ricorso al Tar, anche se, a questo punto, sono tentato di chiudere bottega per sempre e ritirarmi a vita privata».
Proteste
Le proteste contro la Sovrintendenza arrivano anche da Roberto Ruggeri, titolare della trattoria Al Bersagliere, in via Donatello 6: «La comunicazione del Comune non mi è ancora arrivata», spiega, «ma sono convinto che arriverà nelle prossime settimane visto che il mio locale è inserito nell’elenco dei 70 bar e ristoranti che avrebbero plateatici irregolari. Quello che mi contestano è veramente ridicolo: all’esterno ho solo 5 tavolini, appoggiati su una piccola terrazza, che non crea alcun danno paesaggistico. Anzi abbellisce tutta via Donatello perché è stata realizzata con criteri estetici apprezzati anche dai turisti. Forse è l’ora di una grande provocazione: nessuno di noi dovrebbe chiedere l’autorizzazione annuale per tavolini e sedie all’esterno dei locali. Nelle casse del Comune entrerebbero meno soldi e la gente si accorgerebbe subito di quanto sarebbe più brutta la città senza i plateatici».
Riunione dell’Appe
Lunedì, intanto, si è tenuta nella sede dell’Appe la seconda riunione tra il direttore Filippo Segato e gli esercenti colpiti dai provvedimenti della Sovrintendenza alla presenza di due avvocati. È stato anche detto che ogni ricorso costerebbe sui 4.000 euro. «La decisione di rivolgersi al Tar non è ancora definitiva», dice Segato. Ricordiamo che nell’elenco dei locali non in regola figurano anche il bar-pizzeria Box al 19 del Prato, del Box Caffè,al 12, Caffè Diemme, bar Rocco (via Cesarotti 27), Borsetto (Piazza Santo 15) e Passando Per Modena (Prato 117).
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