Prenotano 16 letti in B&B ma poi non si presentano

La Magnolia di Sant’Elena beffata da un’impresa pugliese che lavora all’ospedale Il titolare: avevamo speso 600 euro di materassi e mandato via i clienti abituali
Di Francesco Segato

SANT’ELENA. Li contattano per prenotare una sistemazione per 16 persone, relativa ad un lungo periodo. Si trattava di un’impresa edile al lavoro, in subappalto, nel cantiere del nuovo ospedale unico a Schiavonia. Loro si attivano, comprano doghe e materassi, rivoluzionano le stanze, mandano via gli ospiti già presenti. Ma il giorno pattuito non si presenta nessuno. La disavventura è toccata ai titolari del Bed&Breakfast “La Magnolia”, a Sant’Elena. «Mercoledì scorso ci ha telefonato un signore di un’azienda edile che deve iniziare a lavorare al cantiere dell’ospedale» racconta il titolare, Paolo Trivellato «dicendo che cercava un alloggio per un lungo periodo da destinare a 16 operai. Un’agenzia di Solesino l’aveva indirizzato a noi”. Il responsabile dell’impresa ha lasciato un biglietto da visita come “Ricciardi D.”, della società Edilnuova srl con sede a Poggio Imperiale (Foggia). «Gli abbiamo risposto che si potevano avere due appartamenti e tre camere, utilizzando inoltre la saletta delle colazioni per ricavare un’altra camera». I titolari avevano proposto inizialmente un prezzo di 17 euro a persona, rifiutato perché troppo caro. «Lunedì si è rifatto vivo» continua Trivellato «gli abbiamo fatto una controproposta per 15 euro e ha accettato. È venuto qui con la moglie, ha visto i locali, ha detto che gli uomini sarebbero arrivati il giorno successivo, martedì. Alle 17 dovevano essere qui. Per prepararci ad accoglierli, abbiamo dovuto mandare via i clienti che avevamo, cinque dipendenti di una ditta di Bolzano e altri due operai. Abbiamo dovuto comprare sei materassi nuovi e sei reti con le doghe, lavorando come dei matti per preparare i locali. Alle 17 era tutto pronto, ma non vediamo nessuno. Aspettiamo, poi proviamo a chiamarlo e ci dice che è in una riunione. Più tardi riproviamo ancora e ci risponde che ha trovato di meglio, sostenendo che pagherebbe meno della metà». La stessa amara sorpresa è toccata anche al vicino B&B “Al Bosco”, che avrebbe dovuto ospitare quattro degli operai. «Noi abbiamo speso 600 euro per niente tra materassi e doghe, oltre al danno di aver cacciato i nostri ospiti» commenta sconsolato il titolare de “La Magnolia”. Che ieri si è recato anche al cantiere dell’ospedale per informare del fatto il responsabile della Cmsa, la ditta di Montecatini che è subentrata alla Sacaim nel cantiere e per cui lavora in subappalto la Edilnuova.

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