Preti-Zuin, la drogheria festeggia ottant’anni

Storico negozio tra Prato della Valle e via Belludi tutelato dalla Sovrintendenza Il titolare: «Qui gli chef trovano il tocco magico e per i turisti siamo un’attrazione»
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - DANIELE BETTELLA PROPRIETARIO DELLA DROGHERIA PRETI
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - DANIELE BETTELLA PROPRIETARIO DELLA DROGHERIA PRETI

Dall’insegna all’arredo sono tutti frammenti di storia, rigorosamente tutelati dal 2006 dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Veneto «per il loro valore etnoantropologico e storico». La drogheria Preti, all’angolo tra Prato della Valle e via Belludi, è patrimonio dei padovani: da ottant’anni è un crocevia di storie, persone, profumi e sapori che hanno la capacità di trasportare a ritroso nel tempo. Questa sera, dalle 18 alle 23, la drogheria festeggerà 80 anni di storia e il titolare, Daniele Bettella, brinderà con le istituzioni, il direttore della Confesercenti e i tanti amici-clienti della bottega. Ad animare la serata la Bottega Baltazar e Nautilus, lo street food di pesce. Per i padovani Preti-Zuin è un tempio di ricordi e per l’Albo regionale dei locali e delle attività storiche è un museo che testimonia come si viveva e lavorava in città nella prima metà del secolo scorso. Ma già ai primi dell’Ottocento quell’angolo ospitava una bottega, la farmacia poi trasferita di fronte, lasciando gli arredi immutati. La drogheria arriva nel 1936 con Giuseppe Preti, la famiglia (ancora proprietaria del palazzo) continua fino al 1963 quando il garzone, Luigi Zuin, la rileva aggiungendo il proprio nome all’insegna. Il resto è storia recente. Nel 1999 il giovane Daniele Bettella, nato e vissuto nel quartiere e figlio di commercianti da più generazioni, rileva a sua volta la drogheria che gestisce tutt’ora con il figlio Tommaso. Nel 2007 Bettella è stato insignito del titolo di “Padovano eccellente” proprio per la conduzione della drogheria storica ormai inserita nelle guide turistiche di Padova di mezza Europa. Lo stesso Bettella è membro della commissione dell’Albo locali storici e presiede la Fondazione nei negozi storici di Confesercenti. «Una delle carte vincenti che portano la drogheria a resistere nonostante il cambiamento del mercato è la grande attenzione del nostro assortimento» racconta Bettella, «qui si possono comprare appena 20 grammi di una spezia, o una manciata di violette, di rose o di foglie di menta». Tra spezie, semi e polveri, sono oltre cento i prodotti, dal puro succo di liquirizia di Calabria in polvere al caglio in polvere e agli estratti per la preparazione dei liquori. «Doveva essere un gioco» ricorda, «ed è diventato l’impegno di una vita. Quando vado in vacanza (poco per la verità) i padovani si arrabbiano: qui viene lo chef che ha bisogno del tocco magico (e freschissimo) per la sua ricetta; ma vengono anche flotte di turisti che una drogheria come questa non l’hanno mai vista e scattano foto tutto il giorno». Elvira Scigliano

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