Prigioniero in casa perché non può avere il passo carraio

PASSO CARRAIO Il cancello con il cartello non regolamentare
SELVAZZANO.
Da anni E. M., residente in via Don Bosco a Tencarola, lotta contro la burocrazia perché sia riconosciuto al cancello di casa lo status di passo carraio.
Inutili le richieste alla polizia municipale, all'amministrazione in carica e a quella precedente. Il diritto di entrare e uscire dall'abitazione senza ostacoli gli è stato negato anche dal giudice di pace cui si era rivolto. Sul cancello, infatti, non è apposto il cartello ufficiale che segnala il passo carraio ed il conseguente divieto di sosta, problema cui ha sopperito con un cartello artigianale che però non ha sortito effetti. «Non posso uscire di casa perché qualcuno, spesso una vicina, parcheggia l'auto di fronte al mio cancello impedendomi ogni movimento e lasciandocela anche per diverse ore - racconta E. M. - pare che nessuno possa intervenire. Mi sono rivolto anche al giudice di pace: l'auto era stata parcheggiata intorno alle 20 e ritirata il mattino dopo intorno alle 9,30. Se avessi avuto un'emergenza o fossi dovuto uscire di casa in fretta dovevo farlo a piedi». E. M. racconta di essersi rivolto alla polizia municipale sentendosi rispondere che, in mancanza del divieto e del cartello passo carraio, non può intervenire nè emettere sanzioni. Non è andata meglio in Municipio. «Il disagio si protrae da anni, avevo chiesto all'ex sindaco Fortin di intervenire - spiega l'uomo - mi sono sentito rispondere che il Comune non può rilasciare cartelli perché non sa quanti passi carrai ci sono, non è stato fatto un censimento e non si poteva fare. Con l'amministrazione Soranzo ho ripetuto la richiesta ma la risposta è stata uguale: i carrai non sono censiti e quindi non si può intervenire. Ora sono in attesa di un colloquio che ho richiesto al sindaco». Analoga risposta è stata data dal giudice di pace: «Non c'è divieto quindi la proprietaria dell'auto non può essere sanzionata». E ancora: «Non si può pretendere che un cittadino debba compiere indagini per capire se da quel cancello potrebbe uscire un'auto» recita la sentenza. «Non credo di essere l'unico residente con questo problema - chiude E.M. - chiedo a chi di competenza di intervenire affinché possa usare il cancello di casa mia e non vederlo più ostruito anche quando devo uscire per recarmi al lavoro».
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