Prima pietra per la nuova Fusinato «Sarà sede della Scuola Galileiana»
Con la posa della prima pietra sono iniziati ieri ufficialmente i lavori per il recupero dell’ex residenza Fusinato, la vecchia Casa dello studente di via Marzolo, dismessa dal 2005 e poi occupata fino allo scorso anno, che diventerà la nuova sede della Scuola Galileiana, la scuola di eccellenza dell’Università di Padova a cui vengono ammessi ogni anno solo 30 studenti.
«Vogliamo continuare a rigenerare luoghi ed edifici della città», ha detto il rettore Rizzuto, intervenuto per festeggiare l’apertura del cantiere insieme alla prossima rettrice Daniela Mapelli, al dg dell’ateneo Alberto Scuttari, alla prorettrice Francesca Da Porto, all’assessora Cristina Piva e al direttore della Galileiana Michele Cortelazzo. «Tanto più quando si tratta di luoghi così simbolici per la nostra storia – ha aggiunto il rettore – La Galileiana aveva bisogno di una casa, perché la residenzialità è il cuore dell’esperienza della Scuola».
«Questo come altri progetti si compirà durante il mio mandato – ha detto la rettrice eletta Mapelli – grazie al lavoro di questo rettorato. Abbiamo corso, e per questo potremo raccogliere i frutti di questo impegno».
La Fusinato sarà pronta in circa due anni. Si tratta di un edificio di 8 mila metri quadri di superficie lorda, 3.300 di superficie coperta, 2 mila metri quadri esterni, su 6 piani di cui uno interrato. In tutto verranno creati 187 posti letto, oltre ad aule, cucine, mense e sale comuni. L’imponente riqualificazione costerà 14,5 milioni, di cui solo 1,5 uscirà dal bilancio dell’ateneo: l’Università infatti ha ottenuto un finanziamento di 12 milioni dal Ministero per rimettere a nuovo lo studentato, mentre Fondazione Cariparo ha versato un altro milione. Il progetto ha vinto il premio della Regione Veneto come miglior progetto edilizio sostenibile dell’anno. La nuova Fusinato sarà infatti un edificio ad altissima efficienza energetica: verranno installate sonde geotermiche e pompe di calore che faranno in modo che non ci sia bisogno di utilizzare gas. La durata prevista del cantiere è di 720 giorni, durante i quali si lavorerà per recuperare il valore architettonico dell’opera, che dal 2016 è vincolata dalla Soprintendenza. L’inaugurazione dovrebbe quindi avvenire in concomitanza con il ventennale della Galileiana. «Il Santo di oggi dovrebbe essere il nostro protettore – ironizza il direttore Cortelazzo – perché oggi sono successe due cose che attendevamo da anni». L’altra è la quasi ufficialità dal Mur del riconoscimento del titolo della Galileiana come master universitario, conseguito in aggiunta alla laurea magistrale. «Il finanziamento e questo riconoscimento indicano che il Ministero riconosce il valore delle scuole di eccellenza. Da qui, dopo due anni difficili, ripartiamo». —
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