Protesta contro l’auto, podista viene pestato

L’episodio venerdì mattina ad Abano Terme. Ha rischiato l’investimento, poi è stato aggredito dal conducente: frattura della mandibola per un 38enne del posto

Nicola Cesaro
L’automobilista sferra un calcio al podista
L’automobilista sferra un calcio al podista

Rischia di essere investito mentre si sta allenando in strada, ma il rischio successivo è addirittura più grave. Per una legittima e comprensibile protesta, infatti, un podista – impegnato venerdì mattina in una corsa lungo una via cittadina – ha rimediato un vero e proprio pestaggio, costato il ricorso alle cure ospedaliere e, da qui ai prossimi giorni, forse anche un’operazione chirurgica.

A raccontare l’accaduto è la moglie di R.P., 38enne di Montegrotto Terme, sportivo che più volte alla settimana scende in strada per allenarsi. L’episodio è di venerdì mattina, alle 7.30.

«Mio marito si stava allenando, correndo, come è solito fare circa 3-4 volte a settimana tra Abano e Montegrotto: davanti all’Aliper di via Previtali ad Abano, mentre attraversava la strada, un veicolo è sopraggiunto ad alta velocità, rischiando di investirlo».

L’uomo, spaventato, ha reagito come avrebbe fatto probabilmente qualsiasi altro: ha fatto cenno di rallentare.

«Il guidatore ha risposto con un dito medio, fermando il veicolo e scendendo dalla macchina, invitando mio marito a tornare indietro», continua la donna. «Ed è quello che ha fatto: è tornato indietro, raggiungendo il guidatore già sceso dalla macchina, per chiedere come mai dopo essere stato quasi investito era anche stato mandato a quel paese: a quel punto il guidatore, probabilmente un lottatore professionista o semi professionista, gli ha tirato una raffica di pugni sul viso e calci, risalendo poi in macchina e scappando».

La violenza è stata notevole: il podista, a testimonianza di ciò, ha riportato la frattura della mandibola ed è dovuto ricorrere ad alcuni punti di sutura sul viso.

«Per lui 15 giorni di prognosi e la necessità di una visita maxillofacciale facciale per valutare l’esigenza di una operazione alla mandibola con applicazione di protesi, già fissata per mercoledì prossimo».

L’uomo si è ovviamente rivolto alle forze dell’ordine, come spiega la moglie: «I carabinieri, subito contattati, sono giunti sul luogo assieme all’ambulanza, ma nonostante la foto scattata della targa dell’auto e un video della telecamera di sorveglianza di una vicina abitazione non hanno ritenuto di intervenire subito». In queste ore verrà sporta formale denuncia, con la speranza che l’aggressore venga identificato.

Amarissimo il commento all’episodio: «Mi chiedo: è possibile che nel 2025, peraltro a pochi giorni dalla maratona ospitata dalla città del Santo, continuino a verificarsi episodi del genere? È possibile che una persona esca per correre la mattina e torni a casa con la mandibola rotta? È possibile che nonostante la possibilità di rintracciare nell’immediato l’autore del gesto, il tutto venga rimandato ad un momento successivo, compromettendo la possibilità di verificare lo stato del soggetto ed eventualmente valutarne l’alterazione?».

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