Pubblicità sugli autobus con un "lato B": è polemica

Marini (Aido): "Via quella scritta, è oscena e offende la morale". Il presidente di Aps Levorato: "Farò una verifica"
TOME' - I LOVE WATER
TOME' - I LOVE WATER

PADOVA. L’immagine è inequivocabile. Sul manifesto in orizzontale, commissionato dall’azienda svizzera Geberit (la stessa che ha inventato, 50 anni fa, la cassetta a muro per il carico/scarico dell’acqua sopra il gabinetto) alla società padovana Intermedia - che cura la pubblicità anche per i bus di Aps Holding - campeggia l’immagine di un sedere all’interno della “o” della scritta “I Love Water”. Una scritta a doppio significato, dove, naturalmente, la parola water può essere interpretata come water cloth, ossia bagno oppure come acqua.

E in città il messaggio pubblicitario è stato applicato su alcuni bus di Aps Holding e ci resterà per una quindicina di giorni. Ma non basta: Geberit, pagando l’importo al Comune, ha installato in piazza Garibaldi gli ultimi quattro tipi di gabinetti prodotti dalla società svizzera. Immediata la protesta di alcuni cittadini sia nei confronti della scritta che viene portata in giro per la città dai bus dell’Aps, sia verso la mostra dei bagni esposti per quattro giorni nel punto più centrale della città. «E’ una vergogna», sottolinea Giovanni Marini, il popolare attivista dell’associazione Aido, che, tempo addietro, guidò, a Pontevigodarzere, la crociata contro le prostitute locali, «A tutto c’è un limite. Pur essendo un fervente cattolico, non sono mai stato un bacchettone. Ma quella pubblicità che non rispetta il comune senso del pudore, deve essere eliminata subito. Tanto più che i bus sono gestiti dalla società municipalizzata Aps Holding, che è pubblica. Permettere poi l’esposizione di quattro bagni nel centro della città, non mi sembra una scelta di buon gusto».

Immediata la risposta del titolare della società che gestisce gli spazi pubblicitari sui bus e sul tram. «L’immagine che fa discutere i padovani è un cuore e non certo una parte del corpo umano», afferma Nicola Rossi, titolare della società Intermedia e presidente della Confesercenti, « La pubblicità della Geberit, poi, non viene effettuata solo a livello locale, ma fa parte di un pacchetto nazionale che ci ha girato una società di Milano. La scritta I Love Water, in questi giorni, viene pubblicizzata sui bus urbani in quasi tutte le città medie e grandi della penisola». Della questione, intanto, si sta interessando anche il presidente del consiglio di amministrazione di Aps Holding. «Non ho ancora visto la pubblicità sotto accusa», afferma Amedeo Levorato, «Andrò nel deposito degli autobus di via Rismondo per verificare di cosa stiamo parlando. Verificherò tutti particolari della vicenda sia con il direttore generale, Umberto Rovini e sia con Nicola Rossi per accertare se siano state rispettate tutte le procedure previste, comprese quelle del buon senso e del pubblico decoro».

 

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