Quando “Joao” Bolzonaro lasciò la zeta ad Anguillara

ANGUILLARA VENETA.
Da un umile casolare di via Canareggio, a pochi metri dall’Adige, al Palacio do Planalto di Brasilia, sede del governo brasiliano. Novemila chilometri di distanza e centrotrent’anni di storia, una lettera “z” divenuta “s” per colpa di qualche addetto all’anagrafe poco avvezzo all’alfabeto italiano, eppure un filo più che mai diretto: è quello che lega Jair Messias Bolsonaro, il neoeletto presidente di estrema destra del Brasile, alla Bassa padovana. Bolsonaro ha radici molto radicate lungo l’Adige: il bisnonno Vittorio era nato proprio ad Anguillara Veneta il 12 aprile 1878, al civico 261 di via Canareggio. La nonna, Filomena Lodia D’Agostini, conosciuta come Lucia D’Agostini, era nata poco più in là, il 26 luglio 1886, a Masi.

Vittorio aveva lasciato Anguillara Veneta a soli dieci anni: assieme a papà Angelo – villico (così si legge nei documenti all’anagrafe) che all’epoca aveva 44 anni –, a mamma Francesca Remo e ai fratelli Regina Giovanna e Tranquillo era partito per il Sudamerica il 22 aprile 1888. La bisnonna Lucia era arrivata in Brasile sei mesi dopo, l’11 dicembre, con i suoi genitori Giovanni Antonio D’Agostini e Regina Borin ed i fratelli Angelo, Giuseppe e Amalia. Vittorio (che in Brasile prenderà il nome di Joao) aveva quindi sposato Lucia a Pedreira, il 16 luglio 1904. Dall’amore dei due era nato, tra gli altri, Angelo. Quest’ultimo, sposato con un’emigrata tedesca, diede alla luce Percy Geraldo, padre del neoletto presidente. Jair Bolsonaro è il terzo di sei figli di Percy Geraldo e Olinda Bonturi.

Ad Anguillara ci si gonfia il petto di fronte a cotanto avo e se si porta il cognome Bolzonaro quasi si fa a gara a chi ha il parente più vicino al numero uno brazileiro: «C’era il dubbio che i diretti discendenti di Jair fossero di San Martino di Venezze, nella sponda rodigina dell’Adige» spiega il sindaco Luigi Polo «Fondamentale è stato l’intervento di uno studioso brasiliano, Danilo Villani, che mi ha contattato fornendomi alcuni documenti che, messi in parallelo con quelli della nostra anagrafe, hanno trovato piena corrispondenza confermando per certo il legame tra Jair e il bisnonno Vittorio».
Il municipio di Anguillara Veneta, che custodisce i documenti anagrafici fino al 1871, e la parrocchia di Sant’Andrea che vanta certificati vecchi anche di due secoli prima, sono in questi giorni meta di giornalisti brasiliani: tutti, nel Paese sudamericano, vogliono ricostruire nel dettaglio la storia del nuovo presidente, il primo italo-brasiliano ad essere eletto alla guida del Brasile (altri tre avevano ottenuto la carica senza il voto popolare).
«Sto cercando un contatto con l’ambasciata italiana in Brasile per comunicare, in qualche modo, i miei complimenti al neoeletto presidente, ricordandogli le origini padovane e venete» annuncia il sindaco Polo «È una storia importante quella che ha alle spalle. Si pensi che, in quegli anni, di 4 mila residenti in Comune, ben mille decisero di emigrare». Il sociologo Daniel Taddone, editore della rubrica di genealogia della rivista “Insieme” e presidente del Comitato degli Italiani all’Estero” di Recife, ha confermato che Jair Bolsonaro può contare su 16 trisnonni, di cui ben 13 italiani e 2 tedeschi. –
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