Quasi 5 mila “finti poveri” in Veneto «beccati» dalla Finanza
PADOVA. Sono oltre 4 mila i “finti poveri” scoperti in Veneto dalla Guardia di Finanza che usufruivano indebitamente esenzioni del ticket sanitario. A luglio i finanzieri avevano individuato oltre 2.300 “furbetti” che sommati agli altri hanno usufruito di 8.377 richieste di “esenzione” dalla partecipazione alla spesa sanitaria in tutte le provincie del Veneto. Il Comando Regionale della Guardia di Finanza, ampliando le sinergie con la Regione, sta monitorando tutte le «prestazioni sanitarie» rese in esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria nei confronti di cittadini disoccupati e dei loro familiari a carico
L’operazione è stata resa possibile grazie alla «piattaforma di analisi investigativa» del Comando Veneto delle Fiamme Gialle che hanno sottoposto ad uno screening gli assistiti del servizio sanitario in 11 Ulss (la metà del totale) distribuite nel Veneto: oltre alle 5 monitorate in estate (le Ulss 1 Belluno, 4 Alto Vicentino, 9 Treviso, 13 Mirano, 17 Monselice), l’analisi ha interessato le Ulss 2 Feltre, 16 Padova, 18 Rovigo, 22 Bussolengo, oltre che sugli ospedali di Padova e Verona.
Il lavoro teso a verificare le regolarità e la liceità delle “autocertificazioni” di esenzione dal ticket prodotte dagli utenti nel biennio 2009-2010, ha coinvolto complessivamente un bacino di circa due milioni e duecento mila assistiti che in 132.749 occasioni si sono «dichiarati» esenti per «disoccupazione e reddito». Di queste 8.377 richieste(il 6,31% del totale) sono risultate provenire da 4.718 “finti poveri”, che godevano di un reddito annuo ben al di sopra delle soglie di legge previste per poter godere del beneficio. I risultati conseguiti confermano il malcostume rilevato già a luglio scorso. Il lavoro di indagine sulle esenzioni dal ticket sanitario verrà dunque costantemente aggiornato.
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