Quattro generazioni in mezzo ai capelli

«La nostra fiaba inizia con il bisnonno che tagliava al banco di frutta». Oggi la festa dei Baldina, 15 anni di attività in centro
Di Elvira Scigliano
BARSOTTI - PARRUCCHIERE BALDINA. SABINA E ROBERTO BALDINA
BARSOTTI - PARRUCCHIERE BALDINA. SABINA E ROBERTO BALDINA

Fine Ottocento, a Codevigo, Vincenzo è poco più che un ragazzo che spinge il suo carretto di frutta. Ogni tanto si ferma, prende lo sgabello che si porta dietro, attaccato al carretto, e si mette a tagliare i capelli ai clienti che glielo chiedono. Vincenzo Baldina alla frutta preferiva i capelli. Una passione lunga 150 anni oggi ereditata dai nipoti Sabina e Roberto. Rispettivamente 52 e 47 anni, parrucchieri in Corso Vittorio Emanuele. È Roberto a raccontare la fiaba della sua famiglia.

Come continua la favola dei Baldina?

«La fiaba è stata portata avanti, dopo il mio bisnonno Vincenzo, dal nonno Antonio che pedalava da Codevigo a Padova per frequentare la scuola di parrucchiere: è stato il primo in città a portare le pettinature con i bigodini. Gianni, mio padre, ancora bambino, lo aiutava a radere seduto in braccio ai clienti. Sarà lui, il 28 ottobre 1963, ad aprire il negozio di Corso Vittorio Emanuele».

Che era anche la vostra casa?

«Io sono nato qui, dove ora ci sono phon e strumenti di bellezza: erano due locali, uno per il negozio, l’altro per la casa. Mi piace pensare che questo scampolo padovano, all’interno di un palazzo del Quattrocento, conservi la storia della mia famiglia ed un frammento di storia della bellezza femminile padovana. Oggi è tutto negozio e, modestia a parte, ho clienti che vengono da Roma, Firenze, Svizzera ed anche alcuni personaggi dello spettacolo ed alcuni calciatori: per l’uomo curiamo uno stile giovane e moderno. Con noi c’è anche mia moglie, Roberta, che ha gestito delle campagne di make up per Canale 5 e Vogue».

Com’è cambiato il lavoro negli anni?

«Semmai bisogna chiedersi cosa sia rimasto del passato. A parte la curiosità e la voglia di creare, uguale ieri come oggi, questo lavoro richiede aggiornamento continuo: io e Sabina abbiamo viaggiato tra Parigi, Barcellona, Berlino e tanta tanta Londra che è la musa ispiratrice per le tendenze di strada. Mentre le clienti sono più attente e pretendono molto, ma questo è anche il bello perché è una sfida continua».

Anticipazioni del futuro?

«Meno slim e un po’ di volume in più; punte non definite dai colori lucenti; ricrescita controllata. Mi piace guardare ogni mia cliente nell’insieme: dallo stile degli abiti al carattere, in questo lavoro bisogna avere molta empatia perché un taglio bello ma inadeguato può fare l’infelicità di una signora. Ogni testa è una storia a parte che va studiata, conosciuta e fatta brillare».

Brillerà anche la festa di oggi?

«Oggi è il nostro compleanno, 150 anni, ma, fatalmente, sono anche i 110 anni della pasticceria Ballico. Dunque sarà l’intera strada in festa a partire dalle 9.30. Dobbiamo molto al presidente del Cdq 4 Roberto Bettella. Personalmente gli devo la mia passione per il sapere fin da quanto era mio prof d’Italiano al Barbarigo».

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